ricette con le castagne, benefici e nutrizione
Come usare le castagne in cucina, con i salumi o senza

Valori nutrizionali e ricette con le castagne

D’accordo il kiwi, va bene la verza e non possiamo certo dimenticare la zucca: ma il frutto tipico dell’autunno è senz’altro la castagna. Il periodo in cui maturano le castagne è proprio quello compreso nei mesi di settembre, ottobre e novembre, quando i bambini si divertono a raccogliere le castagne nei boschi aprendo con attenzione i ricci che le contengono e le proteggono e il profumo di caldarroste invade le strade riscaldando l’atmosfera. Ma la castagna ha non solo un valore simbolico: possiede infatti moltissime proprietà benefiche e nutrizionali. Scopriamole insieme.

 

Caratteristiche e proprietà nutrizionali delle castagne

Innanzitutto dobbiamo distinguere le castagne dai marroni. Questi ultimi sono frutti coltivati appositamente dall’uomo e per questo le loro piante vengono considerate come dei castagni addomesticati, con massimo tre frutti in ogni riccio, mentre le castagne vere e proprie sono quelle prodotte dalle piante selvatiche dei boschi (i castagneti, appunto) e si possono trovare anche in quantità numerosa all’interno dello stesso riccio. Le altre differenze tra castagne e marroni riguardano la forma, il colore e le dimensioni dei frutti, che per le castagne sono molto disomogenei l’uno dall’altro.

Le castagne sono un frutto ricco di carboidrati (arrivano fino all’84%), pertanto anche a tavola è bene non considerarle al pari della frutta, ma servirle e mangiarle in altri momenti e secondo altre modalità. Le castagne contengono inoltre lipidi, proteine e fibre in abbondanza. Il contenuto di fibre delle castagne, in particolare, non varia di molto a seconda che si scelga di consumarle secche o bollite. Ottimo è l’apporto di minerali delle castagne all’organismo: in particolare questo frutto fornisce ferro, potassio, fosforo e calcio.

 

Castagne: effetti benefici e ricette

Considerate in passato il “pane dei poveri”, le castagne sono un alimento con elevato valore energetico grazie al loro contributo calorico: un cibo che dà energia e che funge da ricostituente naturale, particolarmente indicato proprio per il periodo dell’anno in cui le ore di luce diminuiscono e il passaggio all’ora solare ci rende più stanchi. Le castagne fanno bene a chi soffre di stress e ansia, in chiave anti-anemia grazie all’apporto di ferro, contro la stitichezza e i problemi di digestione, senza dimenticare che si tratta di un frutto senza glutine e benefico per il colesterolo (scopri di più sulla dieta per il colesterolo alto): davvero tutti possono mangiarle, specialmente come spuntino per tenere a bada il senso di fame prima del pranzo o della cena.

Ma come mangiare le castagne? Ci sono tanti modi per prepararle: le castagne cotte al forno o in forno a microonde risultano morbide e leggere, la versione più classica è quella delle castagne cotte in padella a mo’ di caldarroste e un’ulteriore opzione è far bollire le castagne in pentola. La cosa più interessante è che le castagne, buonissime da mangiare “a passeggio” nel classico cono di carta dei venditori di caldarroste, sono un ottimo ingrediente in cucina e si prestano a moltissimi accostamenti anche con i salumi. Tra le ricette con le castagne da provare ci sono la zuppa di castagne con prosciutto crudo, la pasta castagne e speck oppure la pasta castagne e pancetta, mentre se vogliamo abbinare castagne e salumi possiamo scegliere gli affettati più saporiti e sapidi, come salame, pancetta e prosciutto crudo, per comporre dei buonissimi taglieri autunnali con formaggi e frutta di stagione.

Lascia un commento

I campi contrassegnati da * sono obbligatori