Come cucinare la verza
Perché la verza fa bene e come usarla in cucina

Una verdura autunnale sana e benefica

Dopo esserci dedicati ai benefici del kiwi (clicca qui per leggere l’articolo), prosegue il nostro viaggio alla scoperta degli ingredienti tipici dell’autunno da portare in tavola con l’arrivo della stagione più fredda per seguire una dieta bilanciata e nutriente anche dopo l’estate. Tra gli alimenti autunnali ce n’è uno che spesso passa un po’ in secondo piano, vuoi per il suo aspetto meno appariscente rispetto a zucche e castagne, vuoi per il suo sapore ritenuto meno invitante: ma non per questo dobbiamo snobbare la verza e le sue proprietà nutrizionali.

 

La verza: cos’è e cosa contiene

La verza è un ortaggio che appartiene alla famiglia dei cavoli, tanto che è spesso chiamata cavolo-verza, insieme – per intenderci – ad altre verdure come broccoli, cavolfiori, cavolo cappuccio e cavolo rapa. La coltivazione della verza è diffusa in Italia prevalentemente al sud, ma si trova anche nelle regioni del nord dove ha una radicata tradizione contadina, e avviene solitamente nel periodo dell’autunno, ma cresce anche nei mesi invernali e in primavera.

Le proprietà benefiche della verza erano note già secoli fa, con origini che ci riportano addirittura ai tempi dell’antica Grecia dove la verza era considerata sacra. In particolare, la verza contiene vitamine (vitamina A, vitamina C, vitamina K), mentre l’odore che sprigiona durante la cottura è indice della presenza di zolfo, in compagnia di altri sali minerali come potassio, calcio, ferro, fosforo, particolarmente utili alle cellule del nostro organismo.

Le caratteristiche nutrizionali della verza la classificano come una verdura poco calorica (circa 27 kcal per 100 g di prodotto), che contiene in prevalenza carboidrati, quindi proteine e pochissimi grassi. Gli impacchi di foglie di verza sono utilizzati come rimedio della nonna per i dolori reumatici o per lenire le infiammazioni articolari, in virtù delle proprietà antinfiammatorie e analgesiche della verza, che pure è efficace contro i problemi respiratori ed è un’ottima verdura per stimolare l’attività intestinale.

 

Come cucinare la verza

Il modo migliore per mangiare la verza è mangiarla cruda, condita con un filo d’olio extravergine d’oliva e poco sale: come per tanti altri ortaggi, la cottura tende ad eliminare la fibra solubile contenuta. Se invece vogliamo cuocere la verza è meglio farlo al vapore o direttamente facendola saltare in padella, proprio per evitare la dispersione delle fibre nell’acqua di cottura. Ci sono poi i decotti di verza, con proprietà curative, mentre un modo inedito può essere quello di preparare centrifugati con la verza, la carota e altri frutti di stagione per ottenere una bevanda sana e naturale fatta in casa.

Di ricette con la verza ce ne sono molte, e in alcune la verza è un ingrediente davvero importante e imprescindibile: basti pensare alla ricetta originale dei pizzoccheri valtellinesi, che prevede oltre alle patate e al casera anche le foglie di verza ad accompagnare le tagliatelle di grano saraceno, oppure ai caponet del Piemonte dove la verza è cucinata insieme alla carne di maiale. La verza e i salumi possono diventare ottimi compagni di piatto: il suo sapore si sposa bene con la Bresaola della Valtellina IGP, con la quale condivide la diffusione in provincia di Sondrio e la leggerezza, e le foglie di questo ortaggio si prestano ad essere impiegate per gustosi involtini di verza ripieni di prosciutto cotto oppure di mortadella a pezzetti. E se invece vogliamo un piatto meno tradizionale, possiamo optare per il giapponese: la verza, infatti, è utilizzata persino come ingrediente per alcune preparazioni di sushi.

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