Colesterolo alto nel sangue: cosa mangiare
Salumi e colesterolo: quali e quanti mangiarne?

Dal prosciutto alla bresaola: ecco i salumi con poco colesterolo

Il colesterolo è un lipide, cioè un grasso, presente naturalmente nel sangue e nei tessuti. La maggior parte del colesterolo all’interno del nostro corpo viene prodotto dal fegato, mentre solo la piccola percentuale rimanente (circa il 20%) è introdotta mediante l’alimentazione. I cibi che consumiamo possono infatti avere una quantità più o meno elevata di questa sostanza: tra gli alimenti ricchi di colesterolo ci sono, per esempio, il pesce, il latte e i suoi derivati come yogurt e formaggi, le uova e anche la carne.

Il consumo di cibo contenente colesterolo non è di per sé dannoso per la salute, ma un eccesso di colesterolo nel sangue può facilitare l’insorgenza di malattie cardiache poiché provoca danni alle arterie.

 

Il colesterolo e l’alimentazione

Se vogliamo contrastare il colesterolo e tenerne sotto controllo il livello dobbiamo innanzitutto tenere in considerazione che il colesterolo alto non ha sintomi e non si manifesta come altre patologie: l’unico modo per riscontrarlo è mediante le analisi del sangue. Tuttavia è dimostrato che una sana ed equilibrata alimentazione gioca un ruolo fondamentale nel prevenire l’eccesso di colesterolo: medici e nutrizionisti consigliano di seguire un regime alimentare attento ai cibi con colesterolo senza demonizzare gli alimenti che lo contengono, con la prescrizione di non superare i 200 mg al giorno di colesterolo assunto in caso di familiarità genetiche con l’ipercolesterolemia o in presenza di fattori di rischio legati al cuore.

Inoltre è buona prassi inserire all’interno della dieta quotidiana alimenti che contrastano l’assorbimento del colesterolo: per esempio, la frutta, gli ortaggi, i legumi, l’olio di soia. E i salumi, possono essere assunti da chi soffre di colesterolo alto?

 

Quali salumi con il colesterolo alto?

Nonostante rientrino nella categoria alimentare dei prodotti a base di carne lavorata e stagionata, esistono salumi con colesterolo basso e che possono essere mangiati anche da chi deve tenere sotto controllo il livello di questa sostanza. Come sappiamo, le aziende produttrici di salumi hanno da tempo innalzato enormemente il livello di qualità di insaccati e prosciutti, incrementando i controlli lungo tutta la filiera e realizzando alimenti sempre più salutari e genuini, con meno grassi e con grande attenzione ai valori nutrizionali.

I migliori salumi per chi soffre di colesterolo sono:

  • la Bresaola della Valtellina IGP, inutile dirlo, che è tra i salumi più magri in assoluto. Il contenuto di grassi e lipidi saturi della bresaola è davvero molto ridotto, come testimonia l’inserimento del salume valtellinese nella maggior parte delle diete ipocaloriche. La Bresaola della Valtellina IGP contiene mediamente 60 mg di colesterolo per 100 g di prodotto;
  • il Prosciutto crudo, che è lavorato con metodo artigianale e ha un contenuto di colesterolo pari a 70 mg in 100 g di prodotto. Il Prosciutto crudo Menatti è realizzato senza conservanti aggiunti ma con il solo utilizzo del sale e contiene sostanze importanti per l’organismo: vitamina B e E, sali minerali, amminoacidi essenziali. Un consiglio per chi soffre di colesterolo alto è quello di rimuovere il grasso dalle fette di prosciutto crudo prima di mangiarlo (anche se, come abbiamo spiegato qui, mangiare il grasso del prosciutto fa bene);
  • il Prosciutto cotto, nel quale la quantità di colesterolo per 100 g di prodotto è pari a 60 mg. Il prosciutto cotto Menatti è un salume sano senza aggiunta di polifosfati né glutammato, che anche le donne in gravidanza possono mangiare senza il rischio toxoplasmosi (scopri di più qui), e il suo consumo deve essere calibrato soltanto in virtù della presenza di sale, mentre nitrati e nitriti del prosciutto non rappresentano un problema.
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