dop economy valtellinese: la bresaola igp della valtellina
La bresaola IGP spinge la Dop economy lombarda

La classifica del valore economico dei prodotti DOP e IGP italiani

Il periodo del covid, aggravato dal lockdown e dalle misure restrittive per il contenimento della pandemia, non ha frenato la Dop economy italiana, che nel corso del 2020 ha raggiunto i 16,6 miliardi di valore della produzione a livello nazionale, con flessione molto contenuta (-2%) rispetto all’anno precedente, l’ultimo senza covid.

 

Cos’è la Dop economy e quali prodotti ne fanno parte

Con Dop economy si intende l’insieme delle produzioni agroalimentare e vinicole a indicazione geografica, vale a dire il sistema economico coinvolto nella realizzazione e commercializzazione dei prodotti a marchio DOP, IGP e STG (specialità tradizionale garantita). Oltre all’aspetto economico, la Dop economy include anche un insieme di valori, come l’autenticità e la tradizione, e di fattori umani condivisi, che vengono codificati all’interno delle comunità locali e dei consorzi di tutela e rappresentano una garanzia di qualità e sicurezza alimentare per i consumatori.

I prodotti DOP e IGP italiani, alcuni dei quali sono stati recentemente inseriti tra le indicazioni geografiche europee riconosciute in Giappone, rappresentano quasi il 20% della produzione agroalimentare nazionale a livello di fatturato, così come il 20% delle esportazioni di prodotti alimentari (pari a 9,5 miliardi di euro nel 2020): in totale coinvolgono 286 consorzi di tutela e oltre 200mila lavoratori. Della cifra complessiva relativa all’anno in esame, è il comparto vitivinicolo DOP e IGP a essere predominante: 9,3 miliardi di euro contro i 7,3 miliardi di valore dell’agroalimentare.

I prodotti alimentari tutelati nel mondo sono 3249: di questi la gran parte è costituita da DOP, IGP e STG made in Italy, che sono in totale 841, suddivisi tra 315 indicazioni geografiche agroalimentari e 526 vini DOP e IGP.

 

La Dop economy in provincia di Sondrio: prodotti valtellinesi IGP e DOP

Nel 2020, secondo i dati del Rapporto Ismea-Qualivita 2021”, la Lombardia è la terza regione italiana nella classifica Dop economy per impatto economico DOP-IGP, dietro a Piemonte ed Emilia-Romagna. I prodotti DOP e IGP lombardi sono in totale 75 – 34 per il comparto cibo e 41 per il comparto vino – e ben tre province della Lombardia sono nella top 20 nazionale per valore alla produzione: Brescia (697 milioni di euro), Mantova (456 milioni) e Sondrio (247 milioni).

La Valtellina come Dop economy si classifica tra le prime venti province a livello nazionale, anche in un anno difficile come quello segnato dalla pandemia, grazie soprattutto al traino della Bresaola della Valtellina IGP, il salume valtellinese a indicazione geografica protetta che si conferma tra gli affettati più amati dagli italiani. Tra i prodotti DOP e IGP a base di carne – su un totale di 43 salumi italiani certificati (scopri quali sono i salumi IGP) – la bresaola IGP è tra le prime cinque filiere per valore alla produzione insieme a Prosciutto di Parma DOP, Mortadella Bologna IGP, Prosciutto di San Daniele DOP e Speck Alto Adige IGP: tutte eccellenze salumiere strettamente legate al territorio e famose in tutto il mondo.

Lascia un commento

I campi contrassegnati da * sono obbligatori