ritorno all'ora solare: come adeguare l'alimentazione ai nuovi ritmi
Ritorno all’ora solare: come cambia l’alimentazione

I cibi e gli alimenti anti-stanchezza autunnale

Avete spostato indietro le lancette dell’orologio di un’ora, come ogni anno nell’ultimo weekend di ottobre? Il passaggio dall’ora legale all’ora solare dell’autunno 2020 potrebbe essere stato l’ultimo: dall’anno prossimo infatti l’Unione Europea ha svincolato i Paesi membri dall’obbligo di adozione di ora solare e ora legale e ogni Stato dovrà decidere se adottare l’una o l’altra per tutta la durata dell’anno. Ma il condizionale è d’obbligo: il governo italiano ha chiesto alla UE di poter mantenere l’alternanza di ora legale e ora solare come avviene dal 1966, anno in cui fu introdotta l’ora legale in Italia.

 

Perché con l’ora solare siamo più stanchi?

L’ora legale fu introdotta nel secolo scorso in Europa per sfruttare maggiormente le ore di luce durante i mesi più lunghi dell’anno, in estate e in primavera, evitando di ricorrere all’illuminazione artificiale troppo presto e di risparmiare energia per le attività lavorative e l’illuminazione pubblica. Ora i Paesi del Nord Europa, dove l’alternanza buio-luce è diversa in virtù della vicinanza al polo nord e di conseguenza ci sono giornate molto più lunghe in estate rispetto al Sud Europa, spingono per abolire l’ora legale e adottare sempre l’ora solare.

In attesa che la situazione evolva e trovi una soluzione definitiva (in teoria la decisione finale sull’ora legale in Europa dev’essere presa entro aprile 2021), anche quest’anno siamo alle prese con i classici effetti legati al passaggio all’ora solare: sbalzi d’umore, stanchezza, difficoltà a dormire o insonnia, scarso appetito, malinconia e altri disturbi più o meno intensi. Nonostante si dorma un’ora in più nella notte in cui cambia l’ora, infatti, la riduzione delle ore di luce durante il giorno e l’alterazione del ciclo del sonno possono causare situazioni di malessere fisico e psicologico. Che però possiamo combattere e risolvere nel modo più divertente possibile: mangiando.

 

Cosa mangiare per combattere la stanchezza dell’autunno

L’alimentazione nel periodo del cambio d’ora autunnale gioca un ruolo fondamentale. La minore esposizione alla luce solare provoca una potenziale carenza di serotonina, considerata l’ormone del buonumore, e parallelamente può invece aumentare i livelli di melatonina, ormone che stimola il senso di stanchezza. Ecco perché dobbiamo integrare nell’alimentazione autunnale cibi che contengono triptofano, che aumenta la produzione di serotonina: banane, formaggi freschi, uova, legumi secchi, frutta e verdura fresca in generale sono alimenti che stimolano la serotonina e migliorano così l’umore.

Molto importante è anche mangiare carne per combattere stress e spossatezza: oltre alle carni bianche che contengono triptofano, tra gli alimenti del buonumore rientra a pieno titolo anche la Bresaola della Valtellina IGP. L’apporto di sali minerali, proteine e triptofano della bresaola, unitamente alla sua natura di salume con pochissimi grassi, aiuta l’organismo a contrastare il senso di stanchezza e a regolare rapidamente il ritmo veglia-sonno anche con i nuovi orari. Senza dimenticare che una buona tisana digestiva con miele prima di andare a letto, ancora meglio se al posto dell’eventuale caffè serale, favorisce il rilassamento di anima e corpo.

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