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Come è stato l’anno della bresaola

Produzione, vendite, consumi e esportazioni del salume valtellinese nel 2021

Quando si avvicina la fine dell’anno è tempo di fare bilanci sui mesi trascorsi e di scegliere i buoni propositi per quelli venturi. Questo vale anche per i produttori di salumi e insaccati: scopriamo che anno è stato per il fiore all’occhiello della nostra produzione alimentare, la Bresaola della Valtellina IGP.

 

I dati di vendita e consumo della bresaola post pandemia

Se il 2020 era stato l’anno nero per il comparto dei salumi (scopri di più), con una netta contrazione di vendite, esportazioni e produzione a causa delle mutate condizioni del mercato e dei nuovi comportamenti di acquisto legati alla pandemia, la bresaola valtellinese aveva comunque mostrato una buona tenuta limitando il calo al -8,78% rispetto all’anno precedente per quanto riguarda la produzione dei bresaolifici valtellinesi riuniti nel Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina IGP.

I timidi ma evidenti segnali di ripresa che già si potevano apprezzare alla fine dello scorso anno – in particolare le vendite della bresaola in vaschetta confezionata sottovuoto, in crescita rispetto ai dodici mesi precedenti – si sono confermati nel corso della prima metà del 2021. I dati sul mercato della bresaola forniti dall’IRI, uno dei principali enti di ricerca sul mercato del largo consumo a livello internazionale, evidenziano infatti una netta inversione di tendenza nell’anno che sta per concludersi.

 

Andamento del mercato della bresaola nel 2021

Secondo i dati dell’IRI, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente la categoria della bresaola ha fatto registrare fino ad agosto 2021 un volume di produzione superiore di 13,5 milioni di kg (+5,7%) e di 440,6 milioni di euro in più a valore (+4,5%). Torna a crescere nuovamente l’export di bresaola verso l’estero, che tocca quota 1764 tonnellate con un incremento del 18,2% rispetto al primo periodo del 2020 (+14% come incremento a valore), e questa è un’ottima notizia per i produttori di salumi, poiché conferma l’apprezzamento del salume valtellinese all’estero e l’interesse da parte dei consumatori stranieri anche post pandemia (scopri quali sono i maggiori importatori di bresaola dalla Valtellina).

Tra gli altri aspetti che emergono dall’analisi di mercato è l’aumento di consumo di bresaola tra i giovani nell’ultimo anno. Se il 19% degli intervistati ha dichiarato di aver acquistato e mangiato più bresaola tra la metà del 2020 e la metà del 2021, questa percentuale sale al 29% considerando le età più giovani del campione: un dato molto significativo, considerando che il periodo in questione è proprio quello interessato dal primo lockdown. Tra le qualità della bresaola più apprezzate dai consumatori si conferma tra i primi posti la rapidità di preparazione (56%), che ne fa un salume di immediato consumo oltre che un alimento sano e salutare.

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