mortadella italiana in Usa
Il salume preferito dagli americani? La Mortadella

Il New York Times celebra l’insaccato di Bologna

Il successo della mortadella in tutto il mondo è in costante crescita, ma in particolare nell’ultimo periodo si sono registrati alcuni fatti che certificano la fama globale dell’insaccato emiliano: innanzitutto, la crescita delle esportazioni di mortadella italiana verso l’estero e poi lo spazio dedicatole su due importanti quotidiani stranieri come La Vanguardia e addirittura il New York Times.

 

La mortadella sul New York Times: le origini del successo negli Stati Uniti

A inizio dicembre il quotidiano di Barcellona La Vanguardia ha pubblicato un articolo dal titolo “El inesperado boom de la mortadela”, evidenziando la rinnovata passione per il salume bolognese in tutti i Paesi UE, con le esportazioni cresciute di oltre il 50% negli ultimi 3 anni: secondo gli ultimi dati l’Italia esporta in tutto il mondo oltre 30mila tonnellate di mortadella ogni anno, destinandone la quota maggiore proprio agli stati europei

Qualche giorno prima, il 28 novembre, era stato il prestigioso New York Times a dedicare un lungo pezzo celebrativo alla mortadella (“How Mortadella went from cold cut to hot item”), perché pare proprio che la cosiddetta Bologna (scopri perché la mortadella si chiama anche in questo modo) sia diventato uno dei salumi più consumati negli Stati Uniti: basti pensare che l’export di mortadella negli Usa è passato da 786 tonnellate a 1200 tra il 2019 e il 2022. Un vero e proprio boom, le cui ragioni secondo il New York Times sono da ricercare nel passaggio da una fascia bassa di gastronomia a un ruolo di primo piano tra i salumi e anche tra gli altri alimenti: questo grazie a chef come Evan Funke, che dopo aver trascorso un periodo a Bologna ha recentemente creato una versione americana della pizza bianca romana con mortadella chiamata emblematicamente “Mortazza”, e ad altri macellai o ristoratori che hanno iniziato a produrre la propria mortadella made in Usa.

A contribuire alla rinascita della mortadella, sempre secondo il NYT, sono stati anche i food influencer che spopolano sui social: la mortadella è forse il salume esteticamente più affascinante e fotogenico, con il contrasto cromatico tra il rosa della carne suina, il bianco dei lardelli e il verde dei pistacchi, e si presta pertanto a scatti che rientrano a pieno titolo nel “food porn” e trovano larga diffusione su TikTok e affini.

 

La mortadella negli Usa: da salume bandito a alimento irrinunciabile

Il successo della mortadella negli Usa è tanto più stupefacente se pensiamo che fino al 2000 la mortadella era uno dei salumi banditi negli Stati Uniti: sin dal 1967, infatti, la Food and Drug Administration aveva vietato le importazioni di vari alimenti di carne suina per limitare le epidemie di influenza suina che imperversavano all’epoca specialmente in Italia. Il bando si è protratto fino all’avvento del nuovo millennio, quando i progressi garantiti dall’Unione Europea sull’etichettatura e i controlli di filiera sulle materie prime hanno riaperto la via delle Americhe ai prodotti suini europei.

È questo solo l’ultimo capitolo della travagliata storia della mortadella, salume originario dell’Italia e in particolare della città di Bologna – le prime attestazioni scritte risalgono addirittura al 1376 – che a causa dei suoi ingredienti particolarmente costosi (i pistacchi del Mediterraneo, il pepe dell’Asia orientale) era considerato un salume di lusso, appannaggio di famiglie nobili come i Medici e i Borgia. Con il passare dei secoli le autorità – perfino quelle religiose – dovettero intervenire con proclami e disposizioni a tutela della mortadella, per evitare le contraffazioni del salume che si andavano diffondendo contravvenendo alla ricetta originale, per esempio utilizzando carni non di suino per l’impasto: quelli del cardinale Farnese nel 1661 (Proclama e disposizione circa la fabbricazione della mortadella e dei salami) e del cardinale Curzio Origo nel 1720 (Dichiarazione di proibizione della mortadella) possono essere considerati alla stregua dei primi due disciplinari di produzione della mortadella ante litteram, poiché puntano a salvaguardare il salume bolognese difendendone lo status e la qualità.

Scopri di più sulla storia della mortadella

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