Unione Europea-Cina: accordi commerciali per il riconoscimento reciproco di prodotti alimentari IGP
La Bresaola della Valtellina tra i 100 IGP europei riconosciuti in Cina

Il salume valtellinese è tra le 26 indicazioni geografiche italiane

Lo scorso 14 settembre si è registrato un nuovo importante passo in avanti nell’iter burocratico che vede Europa e Cina impegnate a gettare le basi per il riconoscimento reciproco di una selezione di rispettivi prodotti alimentari a indicazione geografica protetta: tra le 100 eccellenze al centro dell’accordo c’è anche la Bresaola della Valtellina IGP.

 

Gli accordi bilaterali UE-Cina in campo agroalimentare

Il percorso di avvicinamento agroalimentare tra Cina e Unione Europea è lungo e complesso, con una cooperazione che ha preso il via nel 2006 e che ha aperto la strada alla diffusione dei prodotti europei sul mercato cinese. Solo nel 2019, per esempio, le esportazioni agroalimentari UE verso la Cina hanno raggiunto un volume di 14,5 miliardi di euro, al terzo posto come destinazione, mentre i prodotti UE protetti da IGP hanno Pechino come seconda meta in assoluto, per un 9% del valore complessivo dell’export.

Il processo, inoltre, è reciproco: non solo i consumatori cinesi possono acquistare agroalimentari IGP, vini e bevande prodotti in Europa, ma anche i cittadini dell’Unione Europea possono fare altrettanto con le eccellenze cinesi riconosciute. Tra queste, il tè bianco Anji, lo zenzero Anqiu, la pasta di fagioli Pixian e il riso Panjin.

In seguito agli accordi commerciali Cine-UE è stato possibile nel 2012 individuare 10 indicazioni geografiche protette; oggi con la firma del documento che ratifica l’accordo dello scorso novembre viene sancito il mutuo riconoscimento di 100 prodotti IGP europei e cinesi, destinati ad aumentare di ulteriori 175 nei primi quattro anni dall’entrata in vigore del patto (per la quale è necessaria l’approvazione definitiva del Parlamento europeo nel 2021).

 

Le indicazioni geografiche italiane riconosciute da Europa e Cina

I prodotti IGP e DOP europei riconosciuti dalla Cina sono numerosi e spaziano dai vini francesi all’Irish whiskey, dalla feta greca IGP alla Polska Wodka, dal formaggio francese Roquefort a quello spagnolo Queso Manchego. Ma è l’Italia a farla da padrone, con ben 26 indicazioni geografiche protette coinvolte nell’accordo Europa-Cina: vini DOP e IGP italiani (Brunello di Montalcino, Chianti, Valdobbiadene Prosecco), i più rinomati formaggi made in Italy (Gorgonzola, Grana Padano, Parmigiano Reggiano, Pecorino Romano, Taleggio), la grappa e l’Aceto balsamico di Modena.

Tra i salumi a denominazione IGP riconosciuta in Europa e Cina spicca, insieme ai due prosciutti crudi italiani più famosi (Prosciutto di Parma DOP e Prosciutto di San Daniele), la Bresaola della Valtellina IGP. Il salume insaccato prodotto esclusivamente in provincia di Sondrio secondo le regole del disciplinare di produzione del Consorzio di tutela è quindi ammesso da subito nella ristretta cerchia delle eccellenze alimentari a cui l’Unione Europea e la Cina riconoscono l’origine geografica unica come fondamento della qualità intrinseca del prodotto: un’ulteriore garanzia della bontà, genuinità e salubrità della bresaola, che continua la propria espansione anche nel lontano Oriente.

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