Consigli e direttive europee sul rischio covid legato agli alimenti e al cibo
Alimenti e coronavirus: rischi e linee guida europee

Il documento della Commissione europea sulla sicurezza alimentare per il covid-19

Ne avevamo già parlato sul nostro blog a inizio pandemia, spiegando come non ci fossero rischi per la salute legati al coronavirus nel consumo di salumi e affettati (leggi qui l’articolo). Ora anche l’Unione Europea interviene in materia facendo chiarezza sul legame tra alimentazione e contagio da covid-19, con un documento curato dalla Direzione Generale Salute e Sicurezza Alimentare della Commissione Europea che sgombra il campo da timori, incertezze e immancabili fake news su cibo e sicurezza alimentare. Vediamo i principali contenuti di questo testo.

 

Si può contrarre il covid-19 dal cibo?

No. Il rischio di infezione da coronavirus attraverso gli alimenti non è finora segnalato né dimostrato: il principale veicolo di trasmissione del virus rimane quello da persona a persona, entrando in contatto con l’espirazione (tosse, starnuti o semplice respirazione) di un soggetto infetto. I prodotti alimentari non sono pertanto considerati in grado di esporre a un rischio di contagio.

 

Chi manipola il cibo può trasmettere il covid?

È improbabile contrarre il coronavirus attraverso la manipolazione degli alimenti, secondo le agenzie per la sicurezza alimentare dei Paesi UE: stando alle evidenze scientifiche fin qui raccolte e studiate, il covid-19 non sopravvive sugli alimenti e il cibo non è mai stato veicolo di infezione. Acquistare i prodotti alimentari al dettaglio, come per esempio i salumi affettati direttamente al banco, non è quindi considerato un pericolo per la salute, a condizione che commercianti e negozianti rispettino rigorosamente le regole igieniche previste per la manipolazione degli alimenti.

 

Esistono alimenti certificati anti-covid?

No. Non essendoci correlazioni dimostrate tra cibo e coronavirus, non è ammissibile nessuna certificazione “esente da virus” per gli alimenti, così come non bisogna credere in portentosi rimedi contro il covid mediante diete o tabelle alimentari: come abbiamo spiegato qui, è importante mantenere un regime alimentare sano e consumare cibi che aiutano il sistema immunitario in ottica di prevenzione.

 

Gli imballaggi alimentari sono a rischio covid?

Il documento della Commissione Europea afferma che non ci sono evidenze o prove scientifiche di casi di contagio da coronavirus riconducibili al contatto con le confezioni degli alimenti. Visti tuttavia i recenti studi che riscontrano la sopravvivenza del covid-19 sul cartone per 24 ore e su acciaio e plastica anche per giorni, il testo invita chiaramente tutte le persone che entrano in contatto con tali imballaggi – compresi i consumatori finali – a rispettare le regole igieniche in vigore, cominciando ovviamente dal frequente lavaggio delle mani.

 

Quali regole anti-covid bisogna seguire in cucina?

Non ci sono regole vere e proprie, ma consigli per prevenire il rischio di contagio da coronavirus nella manipolazione e consumo degli ingredienti. E sono quelli che anche il buonsenso ci consiglia: lavarsi sempre e nel modo corretto le mani prima di toccare il cibo, lavare frutta e verdura con acqua specialmente se si consumano crude, evitare contatto tra alimenti crudi e cotti, pulire correttamente e adeguatamente gli utensili e le superfici della cucina e conservare correttamente gli alimenti dopo l’utilizzo (clicca qui per scoprire come si conservano i salumi).

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