quantità di salumi da mangiare a settimana
Quanti salumi mangiare a settimana?

Le porzioni settimanali consigliate per carni fresche e lavorate

Le quantità di cibo sono un aspetto molto importante per ogni regime alimentare, insieme alla qualità di ciò che mangiamo e alla varietà degli alimenti che costituiscono la dieta, che deve sempre essere equilibrata e garantire all’organismo i nutrienti essenziali nelle giuste proporzioni. In base al tipo di stile alimentare che adottiamo cambiano le dosi, le porzioni e la presenza stessa dei vari alimenti nella tabella nutrizionale settimanale: basta pensare alla dieta vegetariana, che esclude a priori i prodotti a base di carne. Di conseguenza, fornire una risposta corretta a questa domanda è molto difficile: proviamo tuttavia a dare alcune indicazioni.

 

Salumi e carne: profilo nutrizionale e interscambiabilità

Dal punto di vista nutrizionale i salumi rientrano generalmente nella categoria delle carni e prodotti a base di carne, che include solitamente anche altri alimenti di origine animale come pesce, frutti di mare e uova oltre a carne di manzo, maiale, pollo e agli insaccati: si tratta di un raggruppamento che mette sullo stesso piano cibi molto diversi tra loro, accomunati però dal loro contenuto di proteine ad alto valore biologico (scopri di più sull’importanza delle proteine nella dieta) e di sali minerali (in particolare il ferro).

Come sappiamo, il consumo di carne è stato oggetto di numerose riflessioni e di altrettante campagne con toni a dir poco allarmistici. Tuttavia, i nutrizionisti concordano sul fatto che la carne rimane un alimento fondamentale dell’alimentazione umana e non deve pertanto essere eliminata completamente dalla dieta, in virtù del suo apporto di sostanze e nutrienti indispensabili per le funzioni metaboliche dell’organismo. Prova ne è la presenza di carni e salumi in tutti gli esempi di dieta mediterranea settimanale.

 

Quanta carne mangiare alla settimana

Le quantità di alimenti consigliate per il consumo quotidiano e settimanale sono espresse in porzioni: le porzioni standard per la carne sono solitamente di 100 g per le carni rosse e le carni bianche (equivalenti a una fetta o fettina di carne, in base al taglio), mentre la singola porzione di salumi o insaccati è calcolata pari a 50-60 g (scopri quanto pesano le fette dei vari salumi affettati).

Secondo le linee guida italiane per una sana alimentazione diramate dal Ministero delle Politiche agricole e fondate sul modello alimentare mediterraneo, il consumo settimanale di carne deve essere limitato a 2 porzioni, mentre altri nutrizionisti e medici aumentano tale quantità fino a 3 porzioni a settimana. In ogni caso è bene ricordare che in questo caso carne e salumi sono interscambiabili, poiché rientrano all’interno della medesima categoria di alimenti: di conseguenza possiamo mangiare salumi e affettati fino a massimo 3 volte alla settimana, ma in tal caso escludendo altri tipi di carni fresche. Il consiglio, inoltre, è sempre quello di variare gli alimenti all’interno dei singoli raggruppamenti e anche il consumo di affettati deve sottostare a tale regola: alternare salumi magri, come la Bresaola della Valtellina IGP e il Prosciutto Crudo, a salumi più grassi ma di qualità, come pancetta e salame, è quindi una buona prassi.

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