Valori nutrizionali del pesce: perché mangiarlo regolarmente fa bene
Perché mangiare pesce fa bene

Cosa contiene il pesce e quando consumarlo

Il pesce è uno degli alimenti estivi più consumati, perché durante i mesi più caldi i menu dei ristoranti si arricchiscono di portate a base di pesce e perché in vacanza viene più spontaneo mangiarlo. Eppure i nutrizionisti consigliano di inserire il pesce nella dieta durante tutto l’anno consumandolo in media 2-3 volte alla settimana. Il ruolo del pesce nell’alimentazione è infatti molto importante, così come numerosi sono i suoi benefici: scopriamoli insieme.

 

Il consumo consapevole di pesce

Innanzitutto facciamo chiarezza su cosa intendiamo per pesce dal punto di vista alimentare: si tratta di prodotti della pesca che dobbiamo distinguere dai crostacei, dotati di scheletro esterno come aragoste, scampi e gamberi, e dai molluschi, che invece sono invertebrati come seppie, cozze, polpi, vongole e calamari.

Il pesce che cuciniamo e mangiamo deve essere fresco e di provenienza sicura, per evitare inconvenienti o intossicazioni alimentari. È sempre consigliabile cuocere il pesce prima di consumarlo, anche se oggi sono molti i ristoranti che offrono la possibilità di mangiare pesce crudo: la cottura degli alimenti è infatti sempre un fattore di maggiore sicurezza alimentare, dato che elimina gli agenti patogeni dal cibo.

Anche quando mangiamo pesce, inoltre, dobbiamo sempre rispettare i principi nutrizionali fondamentali e le raccomandazioni che già molte volte abbiamo visto per quanto riguarda il consumo di carni, salumi e altri cibi: è molto importante variare la composizione della dieta, alternando alimenti diversi in grado di fornire all’organismo tutti i nutrimenti di cui ha bisogno. Pertanto ricordiamoci di scegliere di volta in volta specie ittiche differenti per le porzioni di pesce nella dieta: sgombro, pesce spada, tonno, sarde, merluzzo, orata, spigola, sogliola, acciughe, e via dicendo, la varietà di certo non manca.

 

I benefici nutrizionali del pesce

I pesci sono composti prevalentemente da acqua, anche fino all’80%. Il resto si suddivide tra proteine e grassi. Il valore proteico del pesce è molto elevato, grazie alla tipologia di proteine presenti in questo alimento che le rende più assimilabili di quelle della carne. Un’altra differenza tra carne e pesce si può trovare nella maggiore digeribilità di quest’ultimo, dovuta alla mancanza di tessuti connettivi che agevola il processo digestivo.

I pesci contengono una consistente quantità di calcio (in particolare nelle sardine e nelle alici), che combinata alla elevata presenza di vitamina D ne fa un alimento per la salute delle ossa e anti-osteoporosi. Il pesce è inoltre un alimento ricco di omega3, acidi grassi essenziali che svolgono un ruolo di prevenzione cardiovascolare e nel controllo della pressione arteriosa: è preferibile (e decisamente più gustoso) assumere omega3 tramite il consumo di pesce fresco piuttosto che ricorrere ad integratori o all’olio di pesce.

I grassi contenuti nel pesce variano a seconda delle specie: i pesci con più grassi sono il salmone, lo sgombro, l’anguilla e la triglia, mentre pesci più magri sono considerati merluzzo, spada, orata, nasello e sogliola. In ogni caso i grassi dei pesci sono grassi sani – tra cui, appunto, gli omega 3 – che aiutano il nostro organismo ad assorbire le vitamine liposolubili (clicca qui per scoprire la differenza tra grassi saturi e insaturi).

Infine, proprio come per i salumi, anche nei pesci sono contenuti importanti sali minerali: su tutti, oltre al già citato calcio, lo iodio e il fosforo, rispettivamente alleati di tiroide e memoria.

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