Menu di Natale leggero e genuino per non ingrassare
Mangiare sano anche a Natale: ecco come

I consigli per pranzo e cenone della vigilia senza esagerare

Rieccoci, è tornato nuovamente quel periodo dell’anno che a volte abbiamo desiderato ma che spesso temiamo: stiamo parlando delle feste natalizie, un momento ricco di serenità e di affetti ma che rischia facilmente di trasformarsi in una vera e propria minaccia per le nostre abitudini alimentari. Tra pranzi e cene, pandori e panettoni, c’è infatti il pericolo di stravolgere l’alimentazione ordinaria e incorrere in eccessi di cibo (e in conseguenti rimedi drastici, altrettanto controproducenti, per rimediare e ovviare ai sensi di colpa). Tranquilli, un’alternativa esiste: possiamo mangiare sano e rimanere in forma anche a Natale!

 

Menù di Natale leggero e nutriente

Quest’anno la situazione particolare che stiamo vivendo a livello globale condizionerà inevitabilmente anche le feste di Natale: con le regole anti-covid in vigore dovremo dire addio ai grandi cenoni della vigilia e ai pranzi di Natale con la famiglia allargata. Dal punto di vista della linea questo non è un male: in queste occasioni si tende ad esagerare con il numero di portate e di porzioni, i pasti diventano infiniti e la composizione del menù è poco equilibrata. E fortunatamente potremo fare a meno delle cene aziendali, dove spesso e volentieri l’alcol scorre a fiumi (sarà per sopportare i colleghi?) e la qualità dei piatti non è sempre eccezionale.

Tuttavia, anche se rimaniamo a casa da soli o con i parenti più stretti potremmo essere tentati di mettere in tavola un pranzo natalizio come vuole la tradizione: ricco e con ricette preparate per l’occasione (a proposito, scopri le nostre ricette di Natale con i salumi). Non c’è nulla di male o di sbagliato, l’importante è organizzare un pasto salutare e ben assortito, evitando cibi troppo pesanti e garantendo il corretto apporto nutrizionale all’organismo: scopriamo come fare.

 

Come preparare un pranzo o cenone natalizio salutare

L’antipasto del pranzo di Natale o del cenone della vigilia è qualcosa a cui non si può rinunciare: cerchiamo però di non esagerare con le portate, se non troviamo più posto sulla tavola dove mettere gli stuzzichini è il caso di fermarsi. La prima parte del pasto è quella che rischia di rovinare l’appetito, pertanto serviamo soltanto un aperitivo (meglio se analcolico, ma siccome è Natale possiamo concederci un buon prosecco) evitando spritz, drink miscelati e bevande gassate. Facciamo in modo di includere la verdura nell’antipasto: insalata, cruditè di verdure in pinzimonio, un delizioso hummus di zucca con lo speck, e finger food a base di ortaggi. E poi non può mancare il classico tagliere di salumi natalizio, che possiamo comporre con gli affettati più magri e ricchi di proteine per controbilanciare i carboidrati che assumeremo nel corso del pranzo: su tutti la Bresaola della Valtellina IGP, ma anche Prosciutto crudo e Prosciutto cotto di alta qualità garantiscono leggerezza. Scopri come comporre il tagliere perfetto e quale tagliere scegliere per presentare i salumi in tavola.

Per scegliere il primo e il secondo piatto del pranzo natalizio è sempre opportuno tenere conto dell’apporto calorico complessivo del pasto e del fabbisogno nutrizionale quotidiano dell’organismo. Le ricette tradizionali di Natale abbondano infatti di primi piatti a base di carne – dagli agnolotti ai cappelletti, passando per la pasta fresca con ripieno a base di salumi -, pertanto se già abbiamo servito gli affettati nell’antipasto è meglio evitare di proporre anche un secondo di carne: viriamo piuttosto sul pesce o sui legumi, che sono ottime alternative alla carne, oppure scegliamo un primo light e concediamoci un secondo piatto di carne. Attenzione durante tutto il pasto al pane e agli alcolici: riduciamo il consumo dell’uno e degli altri, per evitare eccessi calorici e perché è meglio limitarci a pochi bicchieri di alcol a tavola (tra aperitivo, vino rosso e brindisi con spumante).

Infine, il momento del dolce: qui la scelta tra panettone e pandoro è libera, e anche se i nutrizionisti consigliano di mangiare i dolci tipici natalizi a merenda anziché a fine pranzo o cena uno strappo alla regola almeno il giorno di Natale possiamo concedercelo, possibilmente senza arricchire questi dessert con creme o zuccheri vari. Il caffè a fine pasto è autorizzato (a meno che non abbiamo intenzione di fare un pisolino pomeridiano, in quel caso rinunciamoci pure) mentre sarebbe meglio fare a meno del liquore o dell’amaro digestivo conclusivo, che a dispetto delle abitudini rischia solo di appesantirci.

E finito il pranzo, facciamo un po’ di attività fisica non impegnativa: una bella passeggiata per smaltire tutto quanto abbiamo mangiato è consigliata tutti i giorni e a maggior ragione a Natale.

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