alimenti con vitamina D: carni e salumi
La vitamina D nella carne e nei salumi

Gli alimenti di origine animale come fonti di vitamina D3

La vitamina più presente nei salumi è la vitamina B12, appartenente alle vitamine del gruppo B e molto preziosa per tutta una serie di funzioni metaboliche dell’organismo (scopri di più sulla vitamina B12 dei salumi). Tuttavia carni e salumi contengono anche altre vitamine: tra queste ce n’è anche una piuttosto rara, ovvero la vitamina D.

 

Vitamina D: cos’è e a cosa serve

La vitamina D, proprio come la B, è in realtà un insieme di composti organici liposolubili che hanno composizione molecolare diversa tra loro, pertanto è più corretto parlare di vitamine del gruppo D. Le vitamine D più importanti per il nostro corpo sono due:

  • la vitamina D2 o ergocalciferolo, che non è sintetizzabile dall’organismo e deve essere introdotta con l’alimentazione;
  • la vitamina D3 o colecalciferolo, che il nostro organismo è in grado di produrre autonomamente a livello cutaneo a partire dal colesterolo e dall’esposizione del corpo ai raggi solari.

La vitamina D immagazzinata o sintetizzata viene accumulata a livello del fegato e l’organismo provvede poi a rilasciarla gradualmente quando necessario e a trasformarla in calcitriolo, che è la forma biologicamente attiva della vitamina D. Le principali funzioni della vitamina D riguardano l’assorbimento dei minerali a livello intestinale (regola i livelli di fosforo e calcio nel sangue), l’efficacia del sistema immunitario, l’attività neurologica, l’irrobustimento delle ossa e la prevenzione di patologie quali diabete e ipertensione.

 

Alimenti con vitamina D: le carni

Assumere vitamina D con il cibo non è strettamente necessario, poiché il fabbisogno quotidiano di vitamina D è generalmente coperto dall’esposizione alla luce del sole e dalla produzione autonoma da parte dell’organismo; tuttavia in alcuni soggetti, come per esempio le donne in gravidanza o in allattamento, le popolazioni che vivono in Paesi nordici nei periodi di scarsa luce solare o i bambini con particolari problematiche legate alla crescita, può essere consigliato integrare la vitamina D con l’alimentazione.

Questo però può essere difficile, poiché gli alimenti che contengono vitamina D in buone quantità sono davvero pochi: l’olio di fegato di merluzzo è considerata la migliore fonte di vitamina D, seguito da alcuni pesci, dal tuorlo d’uovo e dai funghi (che contengono la vitamina D2), per questo esistono appositi integratori alimentari di vitamina D.

Tra i cibi con vitamina D dobbiamo includere la carne. In particolare, è la vitamina D3 a provenire da fonti animali e le carni ne contengono in buone quantità, soprattutto in seguito all’integrazione di colecalciferolo nell’alimentazione degli animali in funzione del loro benessere alimentare. Di conseguenza possiamo trovare la forma attiva ed efficace della vitamina D3 nella carne, sia bianca sia rossa, concentrata in particolare nelle frattaglie e nei tessuti muscolari, poiché tende ad accumularsi nel grasso della carne. Anche i salumi, gli insaccati e gli affettati, risultato della lavorazione di materie prime suine, bovine e di altri animali, possono essere considerati buone fonti di vitamina D3, aiutando così a prevenire la carenza di vitamina D che può causare il rachitismo nei bambini e una maggiore fragilità ossea.

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