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Il prosciutto cotto italiano è uno dei salumi più buoni e più amati, anche e soprattutto dai bambini, e negli ultimi anni è diventato uno degli affettati più sani e di qualità grazie ai suoi ingredienti e ai valori nutrizionali (scopri tutti i benefici del prosciutto cotto). Anche all’estero apprezzano il prosciutto made in Italy (scopri l’export di salumi italiani nel 2024), ma non mancano ovviamente le versioni straniere del prosciutto cotto: come per il prosciutto crudo c’è il prosciutto iberico in Spagna, per il cotto c’è il prosciutto di York in Inghilterra.
Il prosciutto di York, o prosciutto York, è un tipo di prosciutto cotto inglese che può essere definito tale per distinguerlo dagli altri tipi di prosciutto e per alcune affinità con il prosciutto cotto italiano, ma che difficilmente nel nostro Paese possiamo accomunare al prosciutto cotto a cui siamo abituati. Si tratta infatti di un prodotto di carne suina ottenuto dalla lavorazione di cosce di maiale, che vengono sottoposte a una fase di salagione in salamoia (contenente sale, acqua, zucchero e salnitro), poi a cottura a vapore e infine (ma non sempre) ad affumicatura; ovviamente non è prevista la stagionatura, in quanto si tratta di un salume cotto.
Il nome prosciutto di York, che viene utilizzato anche in altre parti del mondo per riferirsi generalmente al prosciutto cotto e distinguerlo dal prosciutto crudo (che invece viene chiamato semplicemente “prosciutto” all’estero) deriva dalla regione da cui proviene questo salume cioè lo Yorkshire, contea che si trova nel nord dell’Inghilterra, dove già veniva prodotto nel ‘700 grazie all’ampia disponibilità di sale della zona per poi essere trasportato via fiume verso Londra. L’origine locale non ha tuttavia limitato la diffusione e il successo del prosciutto York, che in passato veniva definito come il miglior prosciutto inglese.
Una delle peculiarità è la modalità di consumo: il prosciutto di York si mangia cotto, bollito lentamente in acqua senza condimenti e poi passato in forno per un’ulteriore doratura (oppure senza cottura in forno se viene servito freddo).
Le differenze fra il prosciutto inglese e il cotto italiano sono sicuramente maggiori delle affinità fra i due tipi di salume: fra queste ultime possiamo citare i valori nutrizionali, che mostrano in entrambi i casi un buon equilibrio fra gusto e nutrienti, con valori proteici elevati (e si tratta di proteine nobili ad alto valore biologico), grassi moderati e un contenuto di sale inferiore al prosciutto crudo.
A differenza del prosciutto cotto nostrano, il prosciutto di York è prodotto con una salamoia più semplice, dove non compaiono spezie o aromi, e in alcuni casi prevede l’affumicatura mentre il nostro prosciutto cotto tradizionale non è mai affumicato. Inoltre, il salume inglese è molto meno codificato: in Italia è possibile riconoscere un prosciutto cotto di qualità basandosi sulle tre categorie ufficialmente definite, vale a dire prosciutto cotto standard, prosciutto scelto e prosciutto cotto alta qualità (scopri in cosa consistono).
Infine, oltre all’usanza di bollire il prosciutto cotto prima di mangiarlo che in Italia non abbiamo, il gusto è diverso: il sapore del prosciutto di York è generalmente delicato, poco salato e – in base alla preparazione – può essere affumicato, mentre il prosciutto cotto italiano è tendenzialmente più saporito, rotondo e ricco di sfumature, pur mantenendo la sua celebre delicatezza.
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