percorso ciaspole a santa caterina valfurva
Ciaspolata a Santa Caterina Valfurva con Prosciutto Cotto Menatti

Escursione con le ciaspole fino a Sclanera

Andare con le ciaspole significa godere dello spettacolo della natura innevata percorrendo sentieri immersi nei boschi più incontaminati. La Valtellina è un luogo ricco di percorsi per le racchette da neve, ma se c’è una valle che ne offre in quantità questa è la Valfurva: oggi percorriamo un itinerario per ciaspole con partenza da Santa Caterina, direttamente dagli impianti sciistici, che ci porta fino a 2000 metri di quota per ammirare dall’alto le vette circostanti.

 

  • Durata: 2 ore
  • Dislivello: 350 m
  • Difficoltà: E

 

Per raggiungere il punto di partenza della ciaspolata in Valfurva dobbiamo portarci con l’auto a Santa Caterina lasciando la SS38 dello Stelvio nel centro di Bormio e proseguire sulla strada per la Valfurva. Una volta arrivati a Santa Caterina, possiamo parcheggiare alla cabinovia Plaghera, il primo degli impianti di risalita di Santa Caterina che si incontra arrivando da Bormio.

Con le ciaspole ai piedi ci immettiamo nella pista da sci Deborah Compagnoni, dedicata alla sciatrice nativa proprio di Santa Caterina, costeggiandola e risalendo lungo la traccia segnalata. Presto lasciamo la pista della cabinovia Plaghera per infilarci nel bosco, che con la neve abbondante che ricopre sempre queste zone in inverno regala uno spettacolo davvero affascinante.

Dopo aver percorso un buon tratto in salita giungiamo in prossimità del Ponte dei sospiri, classica meta di passeggiate in Valfurva in estate, e incociamo la strada che da Santa Caterina sale verso Curnogna. Qui dobbiamo ora proseguire in piano verso destra, seguendo sempre la traccia per ciaspole, per circa un chilometro, fino a quando scorgiamo alla nostra sinistra il sentiero che porta a Sclanera.

Affrontiamo subito un tornante verso sinistra e pieghiamo in direzione ora opposta rispetto a quella percorsa fin qui, risalendo il versante della montagna senza particolari asprezze, anzi con anche alcuni tratti pianeggianti. Soltanto l’ultima parte del sentiero risulta più ripida, ma ormai si tratta dell’ultimo sforzo per portarci fino a quota 2038 metri di altezza, quando dal bosco sbuchiamo nella piana che ospita le baite di Sclanera, meta della nostra ciaspolata e punto ristoro perfetto per mangiarci un panino.

 

Panino con Prosciutto Cotto Alpina Menatti, ricotta, mandorle e salsa di ciliegie

Portiamo con noi a ciaspolare un prosciutto di montagna la cui origine ci è chiara già a partire dal nome: il Prosciutto Cotto Alpina Menatti, un dolce salume senza glutine né glutammato aggiunto, prodotto della tradizione valtellinese. Nel nostro panino per la montagna lo accompagniamo con ingredienti che si abbinano al prosciutto cotto: adagiamo le fette di prosciutto sulla base del pane, versiamo sopra di esse uno strato di ricotta di pecora, una spalmata di confettura di ciliegie e come elemento croccante del panino una spolverata di mandorle tostate tritate che conferiranno anche una nota amara all’insieme.

Lascia un commento

I campi contrassegnati da * sono obbligatori