dieta anti cancro per pazienti oncologici
Le proteine animali efficaci contro il cancro

I cibi di origine animale nell’alimentazione dei malati oncologici

Mentre la correlazione tra il consumo di proteine animali e il cancro non è dimostrata, anzi tutti i nutrizionisti consigliano un adeguato apporto di proteine nobili nella dieta giornaliera e sconsigliano piuttosto l’eccesso di proteine, alcuni studi mettono in evidenza l’importanza delle proteine animali nella cura dei pazienti oncologici: scopriamo perché.

 

Il fabbisogno nutrizionale dei pazienti oncologici

I pazienti oncologici sono coloro che si sottopongono a cure contro il cancro dopo aver ottenuto una diagnosi di tumore. Nel trattamento attivo del cancro l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale, poiché i malati oncologici in terapia presentano fabbisogni nutrizionali particolari che è importante soddisfare adeguatamente con la dieta, al fine di migliorare la qualità della vita e aumentare le probabilità di successo nella lotta contro il tumore.

Lo stato di salute dei pazienti oncologici è inevitabilmente condizionato, oltre che dalla presenza del tumore, dagli effetti della terapia (radioterapia o chemioterapia): sono comuni i casi di malnutrizione, spossamento, calo di peso e sarcopenia nei malati oncologici, dovuti alla perdita di appetito, a difficoltà a nutrirsi o a stati infiammatori dell’organismo. Questa condizione, però, ha effetti negativi sul paziente, che risulta ulteriormente debilitato e meno tollerante ai trattamenti antitumorali. Ecco perché curare l’alimentazione durante le cure oncologiche è fondamentale.

 

Alimentazione malati oncologici: no a diete vegane o vegetariane

Uno dei fenomeni più comuni legati alle terapie anti-cancro è la perdita di massa muscolare e per contrastarla le diete vegetariane o vegane sono insufficienti: esistono studi scientifici che dimostrano che i pazienti oncologici che seguono una dieta senza proteine animali hanno più difficoltà a recuperare la muscolatura, e più in generale le fonti proteiche animali come la carne, il pesce, le uova e i latticini hanno un impatto positivo sull’anabolismo muscolare, ovvero quel processo che genera nuova massa muscolare.

Assumere solo proteine vegetali, o in dosi eccessive rispetto a quelle animali, risulta meno efficace a causa di alcuni elementi: le proteine vegetali risultano più soggette all’ossidazione e degradazione degli amminoacidi, hanno un minore apporto di leucina (amminoacido per la resistenza muscolare) e presentano fattori anti-nutrizionali come i tannini, i filati e gli inibitori della tripsina. Il consumo di proteine animali dovrebbe invece costituire almeno il 65% della dieta dei malati oncologici, che ne dovrebbero assumere fino a 2 grammi per chilogrammo al giorno, facendo in modo di derivare l’apporto proteico necessario dal minore volume di cibo possibile.

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