gita in montagna in Val Grosina in provincia di Sondrio, fino al rifugio Falck
In Val Grosina al Rifugio Falck con Bresaola della Valtellina IGP Menatti

Da Eita fino a quota 2000 metri

Il bello della Valtellina è che si tratta di una vallata orientata est-ovest, con una moltitudine di valli laterali che si aprono su entrambi i fianchi lungo tutta la sua lunghezza e che moltiplicano le opportunità di escursioni in montagna e di passeggiate nella natura in provincia di Sondrio. Oggi ci addentriamo in una delle valli laterali valtellinesi più belle e soprattutto più incontaminate: la Val Grosina, che – come suggerisce il nome – si stacca dall’abitato di Grosio verso nord dividendosi poi in due ulteriori rami, quello occidentale di Malghera (Val di Sacco) e quello orientale di Eita. Il Rifugio Falck in Val Grosina si trova in quest’ultima diramazione: ecco come arrivarci.

 

  • Durata: 1 ora 30’
  • Dislivello: 300 m
  • Difficoltà: E

 

Punto di partenza per la nostra escursione valtellinese è la Val Grosina orientale: per raggiungere Eita dobbiamo arrivare a Grosio e quindi, dal centro del paese, prendere la strada che sale a Ravoledo e poi a Fusino. Qui, al bivio, prendiamo il ticket di pedaggio per la Val Grosina e la strada verso destra, che sale appunto fino ad Eita e alla sua caratteristica chiesetta, in prossimità della quale troviamo il parcheggio.

Dalla chiesetta prendiamo la strada sterrata che costeggia il fianco sinistro della vallata, risalendo il corso del torrente Roasco. Ci inoltriamo nel bosco, in direzione Passo di Verva (antico collegamento con l’alta Valtellina), per poi sbucare in un punto da dove già possiamo intravedere, più in alto, il rifugio Falck meta del nostro percorso. Prendiamo il sentiero che piega verso destra, discende leggermente e ci conduce fino al ponte sul Roasco e ci dà accesso alla parte opposta della vallata.

Non ci resta che percorrere l’ultimo tratto, fatto di una gradevole radura, per raggiungere quota 2000 metri e la piana su cui sorge il rifugio della Val Grosina orientale.

 

Panino con Bresaola Menatti, bufala e noci

Un buon panino di segale con la Bresaola è il grande classico per gli spuntini in montagna dopo o durante le passeggiate in quota. Per arricchire ulteriormente il gusto di questo panino possiamo comporlo a strati: prima una manciata di rucola, poi le fette di mozzarella di bufala campana, quindi una consistente porzione di Bresaola della Valtellina IGP a fette; inframezziamo con una fetta sottile di segale e ripetiamo nuovamente gli strati: rucola, bufala e bresaola, per poi richiudere il tutto con la parte superiore del panino.

Il risultato? Spettacolare quanto il panorama che ammiriamo da qui.

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