Da Tirano a Trivigno: itinerario a piedi in Valtellina
Da Tirano a Trivigno con Coppa Menatti

Un’escursione a piedi fino a 1800 metri di quota

Il 7 agosto la Chiesa celebra San Gaetano: si tratta di una festività molto sentita tra gli abitanti della zona di Tirano, in Media Valtellina, e in modo particolare tra coloro che conservano un qualche tipo di legame con l’Alpe Trivigno, un’amena località adagiata in una conca verdeggiante a quota 1700 metri sui monti del versante orobico sopra Tirano. A San Gaetano, infatti, è dedicata la chiesetta edificata a Trivigno nel lontano 1701 con lo scopo di “purificare” la zona dove, stando ai racconti dell’epoca, proliferavano riti di stregoneria. Da allora ogni anno, il 7 di agosto, una processione liturgica si incamminava ancora a notte fonda dalla chiesa di San Martino a Tirano lungo l’antica mulattiera che conduceva a Trivigno, per celebrare la solennità e ancora oggi sono numerosi i tiranesi che raggiungono l’alpe a piedi in questo giorno.

Come raggiungere a piedi Trivigno da Tirano

  • Difficoltà: Escursionisti
  • Dislivello: 1300 m
  • Durata: 3 h 15’

Il punto di partenza è il Castellaccio di Tirano, facilmente individuabile alle pendici della montagna verso sud: da qui, anziché iniziare subito a salire lungo il ripido ciottolato, seguiamo una strada sterrata pianeggiante che percorre il perimetro del castello verso destra e sbuca davanti alla santella del Dosso: ora non si può scampare alla salita, che inizia in maniera dolce proprio alle spalle della cappellina. Quando incontriamo una isolata casa bianca, seguiamo il cartello che indica Trivigno e svoltiamo a sinistra, imboccando così l’antica mulattiera che si addentra presto in un bel bosco di castagni.

Dopo pochi minuti incrociamo una larga strada sterrata che taglia perpendicolarmente la mulattiera ma proseguiamo oltre, salendo ulteriormente sempre al riparo del bosco. La pista, sempre ben segnalata, non effettua tornanti ma compie alcuni strappi in salita fino ad arrivare alla Prima Croce, un crocifisso in legno. Proseguendo oltre, effettuiamo una serie di curve in rapida successione sempre affrontando pendenze di media difficoltà, fino a incontrare una baita in una radura molto panoramica e un paio di fontane lungo la via. Gli ultimi strappi ci portano ad intercettare una strada asfaltata: siamo in località Canali, percorriamo un tratto di questa strada dirigendoci alla nostra destra fino a vedere l’ex caserma che fungeva di servizio per il vicino forte di Canali. Appena sopra, in località Piscina (1000 metri di altitudine), ritroviamo la mulattiera e le indicazioni per Trivigno.

La salita si fa ora più dolce, costantemente con fondo fatto di pietre rese lisce dal passaggio di asini, contadini e viandanti nel corso dei secoli. Raggiungiamo e superiamo alcuni agglomerati di seconde case e in meno di un’ora scorgiamo le prime abitazioni di Trivigno bassa. Dopo un tratto di strada asfaltata incrociamo la carrozzabile che raggiunge Trivigno in prossimità del bivio per Aprica: qui l’ultimo tratto di sentiero ci conduce in vista della graziosa chiesetta di San Gaetano, a quota 1700 metri.

Picnic con panino con Coppa, caprino e pomodori

Panino con coppa Menatti per picnic in montagna

Il prato antistante alla chiesa invita alla sosta e alla contemplazione del panorama mozzafiato, con vista sul fondo della valle. Ammiriamo il paesaggio mentre addentiamo il nostro spuntino a base di Coppa Menatti: alle prelibate fette del salume aggiungiamo formaggio caprino, un pomodoro tagliato a pezzi sottili e salsa tonnata.