ghiacciaio dei forni in Valfurva con le ciaspole
Ciaspolata al ghiacciaio dei Forni con Bresaola Menatti

Escursione invernale da Santa Caterina, nel Parco Nazionale dello Stelvio

In Valfurva in inverno ci sono neve e natura in abbondanza per praticare attività sportiva alternativa allo sci immersi in uno scenario da favola, nella cornice del Parco Nazionale dello Stelvio. La ciaspolata da Santa Caterina ai Forni, con vista sull’omonimo ghiacciaio, è un itinerario lungo ma non difficile che merita di essere provato almeno una volta.

 

  • Durata: 4 ore e 30’
  • Dislivello: 450 m
  • Difficoltà: E

 

Ci portiamo a Santa Caterina Valfurva seguendo la strada che sale da Bormio verso la Valfurva e lasciamo l’auto in paese al parcheggio la fonte. Mettiamo le ciaspole ai piedi e prendiamo dal parcheggio la strada dei Forni innevata che, in piano, prosegue in direzione est verso il rifugio Forni costeggiando il torrente Frigidolfo. Il primo tratto è pianeggiante e ci permette di uscire dall’abitato di Santa Caterina portandoci, dopo circa un chilometro, in località Lusseda.

Qui la traccia per le ciaspole inizia a salire, con pendenze che si fanno ripide solo nel breve tratto che ci consente di raggiungere Resamoga. Proseguiamo addentrandoci nella magnifica valle dei Forni, una gemma incastonata nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio, toccando dopo un nuovo tratto di camminata la località Miravalle.

L’itinerario per ciaspole prosegue a questo punto addentrandosi in un singolare bosco di pini cembri, tenendo sula destra l’imponente sagoma del monte Tresero, giungendo fino alla spettacolare cascata dei Molinelli spesso utilizzata in inverno per l’arrampicata su ghiaccio in Valfurva. Dopo aver superato due tornanti in rapida successione, affrontando pendenze che non sono mai proibitive, e una piccola discesa, siamo in vista del rifugio Stella Alpina, che può fungere da strategico punto di ristoro lungo la ciaspolata.

Dal rifugio riprendiamo la traccia verso i Forni, sempre ben marcata nella neve, superando un doppio tornante e seguendo poi le indicazioni per i parcheggi dei Forni. Dopo un’altra breve discesa in un tratto roccioso del percorso, teniamo la sinistra seguendo la direzione Rifugio Forni, che ci accoglie in uno scenario panoramico davvero dominato dalla natura: per godere al meglio dello spettacolo è sufficiente oltrepassare il rifugio e puntare verso il traliccio della corrente per raggiungere una terrazza panoramica sul ghiacciaio dei Forni e contemplarlo in tutto il suo splendore.

 

Panino con Bresaola Sottofesa Menatti, zucchine, noci e caprino

La Bresaola di sottofesa è la bresaola valtellinese ottenuta a partire da un taglio nobile di carne bovina, la sottofesa appunto, anziché dalla punta d’anca come nella versione più tradizionale. La sottofesa è un taglio di prima categoria, molto pregiato e succulento (scopri tutti i tagli di carne bovina), e la bresaola tipica che si ricava da essa risulta particolarmente saporita e fragrante.

Spalmiamo una ciabattina con uno strato abbondante di formaggio caprino, quindi grattugiamo sopra di esso un po’ di scorza di limone e aggiungiamo una spolverata di pepe. Quindi guarniamo con alcuni gherigli di noce, adagiamo le zucchine grigliate ripiegate su se stesse e infine le deliziose fette di Bresaola Sottofesa Menatti.

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