Una gita in direzione rifugio Carate-Brianza alla scoperta dei colossi della Valmalenco
Al rifugio Carate Brianza con Coppa Menatti

Avventura in montagna nel grande comprensorio del Bernina

Il rifugio Carate-Brianza in Valmalenco è un punto di appoggio o di passaggio per molte avventure escursionistiche in montagna. Situato a 2600 metri di altitudine, il rifugio è raggiungibile a piedi con la possibilità di scegliere tra vari livelli di difficoltà. In origine questa struttura veniva utilizzato come deposito dagli Alpini che avevano una stanza alla capanna Marinelli, oggi è invece meta di un gran numero di itinerari in Valtellina e proprio per questo vi si può accedere più o meno facilmente da diverse vie: la nostra è quella che parte dalla diga di Campomoro.

 

Durata: 2 ore e 15 minuti

Dislivello: 740 m

Difficoltà: E

 

Iniziamo la nostra escursione percorrendo la strada che sale in Valmalenco, precisamente verso la località di Lanzada: qui troviamo l’indicazione che ci fa proseguire sulla carrozzabile che porta a Campo Franscia e poi a Campomoro, dove è situata l’omonima diga creata artificialmente.

Arrivati, parcheggiamo l’automobile in un ampio spiazzo prima della diga per poi attraversarla tutta scendendo sul lato opposto: qui incrociamo una strada sterrata che, con il suo andamento a tornanti, porta ad una piazzola. Da questo punto parte un largo e ripido sentiero che sale per il rifugio Marinelli, il più frequentato dagli escursionisti esperti di questa valle.

Ci inoltriamo verso il primo tratto che sale ripido sul versante aspro del Sasso Moro, dove incontriamo tratti particolarmente esposti e quindi protetti da corrimano. Il sentiero prosegue poi in maniera graduale verso nord-ovest fino a imbattersi in un boschetto tranquillo di maestosi larici, che attraversiamo in piano. Appena fuori dal bosco riconosciamo la bocchetta delle Forbici e poco sotto ecco intravedersi il rifugio Carate-Brianza, al quale si arriva percorrendo comodamente il sentiero. Per raggiungere la nostra meta dobbiamo prendere il sentiero diretto all’alpe Musella e risalire una serrata sequenza di dossi situata ai piedi del versante meridionale delle cime Musella. Eccoci giunti, dopo quasi due ore e mezza di cammino a tratti molto impegnativo, al rifugio che immediatamente ci fa immergere nel bellissimo e selvaggio vallone di Scerscen, l’ampio catino glaciale che si apre circolarmente ai piedi dei colossi della testata occidentale della Valmalenco.

 

Pasto energetico con pane, giardiniera e Coppa Menatti

 

Facciamo sgocciolare per bene un vasetto di giardiniera in un colino, la tritiamo e la condiamo con un po’ di olio extravergine di oliva, sale e pepe. Tagliamo a metà una pagnotta di grano duro in senso orizzontale e la ricopriamo internamente con Coppa Menatti a fettine sottili e giardiniera fresca.

È il momento perfetto per gustare sulla cima dei monti una prelibatezza fresca, genuina e ricca di sapore: proprio ciò che ci serve per rimetterci in forma dopo una dura fatica!