salumi per la pressione alta e pressione bassa
Salumi e pressione arteriosa: possono andare d’accordo?

Cosa mangiare contro la pressione alta e con la pressione bassa

L’ipertensione, ovvero l’eccesiva pressione del sangue nelle arterie, e l’ipotensione, cioè al contrario una scarsa pressione arteriosa, sono problemi che si manifestano sempre più frequentemente e che, se non adeguatamente affrontati, possono portare a conseguenze anche gravi. L’alimentazione gioca un ruolo fondamentale per mantenere sotto controllo i livelli della pressione nel sangue: ecco cosa mangiare quando si soffre di uno di questi disturbi.

 

Salumi e pressione alta

La casistica più diffusa è quella di chi soffre di pressione alta, ovvero circa 17 milioni di persone solo in Italia. Tra le cause dell’aumento della pressione arteriosa troviamo fattori quali stress, consumo di alcol e sedentarietà, ma anche un’alimentazione scorretta può contribuire a far alzare la pressione. L’adozione di uno stile alimentare sano e bilanciato contribuisce fattivamente al controllo della pressione arteriosa nei livelli adeguati, evitando il possibile insorgere di conseguenze gravi come ictus e patologie cardiovascolari.

La dieta per la pressione alta consiste soprattutto nella riduzione del sodio nell’alimentazione, responsabile dell’aumento della pressione. È quindi molto importante diminuire il consumo di cibi ricchi di sodio, in tutte le sue forme: il primo consiglio è di non aggiungere sale da cucina alle pietanze, o di farlo molto limitatamente, ma il sodio negli alimenti è presente anche sotto forma glutammato di sodio (per esempio nei cibi in scatola, preconfezionati o nei dadi per brodo), citrato di sodio (esaltatore di sapore in bevande e dolci), benzoato di sodio (usato in salse e condimenti).

Spesso, inoltre, siamo messi in guardia dal consumare con troppa frequenza alimenti ad alto contenuto di sodio, tra i quali rientrano anche alcuni formaggi, insaccati e salumi. Tuttavia, il rischio maggiore è quello di eccedere con cibi che contengono sodio ma che sono considerati “innocui”, come per esempio i prodotti da forno e i derivati dai cereali. Meglio, quindi, concedersi 50 grammi di insaccati due volte alla settimana che rimpinzarsi di cracker, grissini o pane, con l’accortezza di scegliere gli affettati con meno sodio come il prosciutto cotto. Non dimentichiamo, infine, che una dieta ricca di calcio e potassio contribuisce a ridurre la pressione.

Scopri la differenza tra sale e sodio nei salumi

 

Salumi e pressione bassa

Veniamo ora al problema opposto, ovvero quello di chi soffre di pressione troppo bassa. Avere la pressione bassa è un problema diffuso soprattutto nei mesi più caldi dell’anno e può manifestarsi con sintomi come capogiri e senso di stanchezza. Anche le persone ipotese, come quelle che soffrono di ipertensione, possono tenere regolati i livelli di pressione arteriosa con l’alimentazione: questo non significa, ovviamente, via libera all’aggiunta di sale e al consumo di alimenti ricchi di sodio, ma adottare alcune accortezze specifiche: per esempio, è consigliabile salare il cibo più del dovuto per innalzare la pressione, bere molto e mangiare più frequentemente ma con porzioni più ridotte.

Fondamentale poi è inserire nella dieta alimenti che aumentano la pressione, sempre senza esagerare e mantenendo l’equilibrio tra i nutrienti: cibi proteici come uova, salumi, formaggi e carne, fonti di potassio come banane, pomodori e patate, alimenti ricchi di vitamina C come gli ortaggi a foglia verde, gli agrumi e il melone, ma anche la carne di maiale. I salumi forniscono un’elevata dose di proteine nobili, vitamina B12, magnesio e ferro eme (scopri il ferro nei salumi) e sono dunque un cibo ideale contro la pressione bassa: prosciutto, bresaola e speck sono quelli più indicati, ovviamente senza eccessi e nel contesto di un’alimentazione variegata.

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