09
Ott

Le carenze nutrizionali consistono nell’assunzione di nutrienti essenziali in dosi non sufficienti o addirittura nulle. Il nostro organismo ha bisogno di sostanze fondamentali come acqua, carboidrati, grassi, proteine, vitamine e minerali per compiere i propri processi biologici e svolgere le funzioni del metabolismo che sono alla base del benessere e dell’attività quotidiana: quando però non ne ha abbastanza a disposizione, possono insorgere problemi, dalla debolezza allo sviluppo di patologie più gravi.
La causa principale di una carenza nutrizionale, escludendo i casi in cui vi siano problemi di assorbimento a livello dell’intestino, è solitamente un’alimentazione che non fornisce i nutrienti secondo il fabbisogno giornaliero dell’organismo, eventualmente adeguandosi alle mutate condizioni del corpo (per esempio in gravidanza o in allattamento il fabbisogno di determinate sostanze aumenta, così come durante l’adolescenza). Per prevenire e risolvere le carenze nutrizionali più importanti è dunque fondamentale curare l’alimentazione, inserendo nella dieta le fonti dei nutrienti mancanti o insufficienti: i salumi, per esempio, sono un cibo che può aiutare a soddisfare il fabbisogno giornaliero di molte sostanze.
La mancanza di proteine può provocare la perdita di massa muscolare, un generale senso di affaticamento, gonfiore, pelle secca e perdita di capelli. L’apporto proteico dei salumi è molto importante: gli affettati sono tra gli alimenti proteici più efficaci, perché oltre a essere cibi ricchi di proteine sono anche in grado di fornire tutti gli amminoacidi essenziali (presenti esclusivamente nelle proteine nobili di origine animale), coinvolti a molteplici livelli nel metabolismo. Tra i salumi con più proteine ci sono la bresaola, lo speck e il prosciutto crudo, ma tutti i salumi sono indicati per una dieta proteica.
La carenza di ferro è una delle più comuni cause dell’anemia: si parla infatti di anemia sideropenica quando l’organismo non riceve abbastanza ferro dall’alimentazione e di conseguenza non è in grado di produrre emoglobina a sufficienza, con conseguenti problemi legati al trasporto di ossigeno nel sangue. I sintomi principali della carenza di ferro sono affaticamento e debolezza. Per risolvere la carenza di ferro è importante assumere ferro con gli alimenti, privilegiando i cibi che contengono ferro eme (cioè quelli di origine animale) che è più biodisponibile rispetto al ferro vegetale. I salumi sono ottime fonti di ferro eme e tra questi soprattutto la bresaola, il prosciutto crudo e il salame: per assorbire meglio il ferro è utile consumare alimenti con vitamina C, ecco perché è utile condire la bresaola con il limone.
I salumi giocano un ruolo significativo anche come rimedio alla carenza di vitamine. Tra le vitamine più carenti ci sono infatti la vitamina D (che assumiamo anche con l’esposizione solare), la vitamina C e le vitamine del gruppo B. Queste ultime sono importanti a diversi livelli, poiché sono coinvolte in molti processi del nostro corpo, e si trovano negli alimenti: i salumi le forniscono in ottime quantità, ma quella che apportano maggiormente è la vitamina B12, chiamata infatti la vitamina dei salumi oltre che cobalamina. Mangiare salumi contrasta la carenza di vitamina B e di vitamina B12, che può causare disturbi neurologici, problemi di memoria e debolezza muscolare.
Il nostro organismo ha bisogno di minerali, in dosi non eccessive ma che devono essere coperte quotidianamente con l’alimentazione. Oltre al ferro, i minerali più carenti sono di solito: