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Salumi italiani: i dati di consumo e produzione nel 2021 in Italia

Segno positivo e netta ripresa per il comparto affettati dopo il calo del 2020

Si è svolta il 22 giugno a Roma l’assemblea annuale 2022 di Assica, l’Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi. È stata questa l’occasione per tracciare un bilancio sul comparto salumi nel 2021, dal quale emerge una sostanziale e marcata ripresa dei consumi sul mercato interno e su quello internazionale e numeri positivi anche per la produzione di salumi, anche se con un aumento dei costi. Ecco i dati 2021 nel dettaglio.

 

Consumo di salumi in Italia nel 2021

Il consumo di salumi in Italia nel 2021 è aumentato rispetto all’anno precedente, che si collocava in pieno periodo di pandemia e che quindi riguardava più le abitudini alimentari degli italiani considerato il netto calo di turisti. Il consumo apparente pro capite è di 17 kg, mentre il consumo reale pro capite è di 11,3 kg di salumi all’anno: in entrambi i casi si registra il segno + rispetto ai corrispondenti valori del 2020. A crescere maggiormente è il consumo di prosciutto crudo (+6,1%), seguito da quello di prosciutto cotto (+4,8%), mortadella (+4,2%, conteggiato però insieme ai wurstel) e di salame (+4,4). Si difende bene anche la bresaola: gli italiani nel 2021 hanno mangiato oltre 1500 tonnellate di salume valtellinese in più rispetto all’anno precedente.

Anche se una recente indagine ha premiato il prosciutto crudo come affettato più amato in Italia (scopri di più), il salume più consumato nel 2021 in tutta la penisola è stato il prosciutto cotto con il 27,1% del totale, mentre il crudo si colloca sul secondo gradino del podio (21,9%) precedendo la mortadella (18,8%). Più staccati il salame, la bresaola e gli altri affettati. Mediamente, ogni italiano ha consumato nel 2021 una quantità di salumi e carni fresche suine pari a circa 18,8 kg.

 

Produzione di salumi in Italia nel 2021

Dal punto di vista della produzione, il 2021 è stato per i salumi un anno di ripresa: se nel 2020 (scopri i dati relativi al periodo) la pandemia aveva fatto registrare un forte calo, nel 2021 i salumi prodotti in Italia sono stati il 7% in più (da 1,093 a 1,169 milioni tonnellate), per un valore complessivo di 8.420 milioni di euro.

I salumi italiani più prodotti nel 2021 sono stati, secondo i dati diffusi da Assica:

  • il prosciutto cotto con 288.200 tonnellate (+6,3% rispetto al 2020);

 

  • il prosciutto crudo con 282.500 tonnellate (+7%);

 

  • la mortadella con 163.800 tonnellate (+4,3%);

 

  • il salame con 120.200 tonnellate (+10,3%);

 

  • la pancetta con 45.800 tonnellate, uno dei pochi salumi a far segnare una decrescita rispetto al 2020 (-4%);

 

  • la coppa 900 tonnellate, anche qui in leggero calo sull’anno precedente (-1%)

 

  • lo speck con 33.600 tonnellate (+2,8%);

 

  • la bresaola con 29.500 tonnellate, uno dei salumi con maggiore aumento di produzione nel 2021 (+7,1%).
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