salumi italiani più venduti nel 2020
I salumi più venduti nel 2020 e quelli più prodotti

I dati di vendita e produzione nazionale di carni lavorate

Che il 2020 sia stato un anno particolare e difficile per tutti i settori economici è sotto gli occhi di tutti. Nel comparto alimentare italiano, e in particolar modo nel settore delle carni trasformate e dei salumi, i dati elaborati da Assica (Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi) sulle rilevazioni condotte da Istat fotografano una situazione di flessione dei consumi dei salumi in Italia e, di conseguenza, sulla loro produzione, pur mostrando allo stesso tempo segnali di ripresa di cui già oggi si possono cogliere gli effetti.

 

Produzione di salumi in Italia nel 2020

I provvedimenti e le restrizioni per contenere la pandemia di covid-19 in Italia (in particolar modo il lockdown da inizio marzo a inizio maggio) e negli altri Paesi del mondo nel corso del 2020 hanno inciso in maniera significativa sui volumi di produzione nazionale di prodotti di carne trasformata: la contrazione della domanda, dentro e fuori dai confini nazionali, si è tradotta in un calo dei salumi prodotti.

Il salume più prodotto in Italia anche nel 2020 si conferma il prosciutto cotto, con 271.100 tonnellate nel corso dell’anno, in flessione del 6,3% rispetto al 2019. Il prosciutto crudo mantiene il secondo posto dopo aver perso il primato nell’anno precedente (nel 2018 infatti erano stati prodotti più prosciutti crudi che prosciutti cotti) ma confermandosi in calo: -7,3% su base annuale, per un totale di 261.100 tonnellate. L’ultimo gradino del podio dei salumi italiani più commercializzati è occupato dalla mortadella, che perde solo il 4,3% con 157.100 tonnellate prodotte nell’anno.

Di seguito la produzione annua degli altri salumi in Italia nel 2020:

  • salame: 109.000 tonnellate;
  • pancetta: 47.700 tonnellate;
  • coppa: 39.400 tonnellate;
  • speck: 32.700 tonnellate;
  • bresaola: 27.100 tonnellate (clicca qui per conoscere i dati di produzione 2020 della Bresaola della Valtellina IGP).

 

Quali sono i salumi più venduti in Italia?

Dal punto di vista dei consumi dei salumi, i dati di Assica mostrano una certa coerenza con i volumi produttivi. Anche in questo caso sono pesanti le ripercussioni legate alla diminuzione dei flussi turistici nel nostro Paese e alla prolungata chiusura del settore Ho.Re.Ca.: il risultato è il calo del consumo apparente di salumi e carni fresche pro-capite dai 28,9 kg del 2019 ai 27,2 kg del 2020 (-6,1%).

Complessivamente, i salumi più venduti in Italia nel corso del 2020 sono stati:

  • il prosciutto cotto, con una quota del 27,2%;
  • il prosciutto crudo, che si ferma al 21,8% ed è tra i più penalizzati dalla chiusura di hotel, bar e ristoranti;
  • la mortadella (conteggiata in questa statistica insieme ai wurstel), con il 19%;
  • il salame, che raggiunge l’8,1%;
  • la bresaola, in netto calo di consumo rispetto al 2019, a quota 2,5%;
  • gli altri salumi raggiungono quota 21,3%.
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