negozio di salumi italiani con origine della materia prima in etichetta
Etichette dei salumi con origine della materia prima anche nel 2022

Prorogata la scadenza dell’obbligo di provenienza in etichetta

La normativa che ha introdotto dallo scorso febbraio l’obbligo di indicare in etichetta l’origine e provenienza delle materie prime per alcuni alimenti tra cui i salumi aveva come termine il 31 dicembre 2021. Prima della fine dell’anno, tuttavia, il governo ha provveduto a firmare i decreti che prolungano tale obbligo anche per tutto il 2022.

 

L’etichettatura di origine obbligatoria per gli alimenti: scadenze e norme

Il ministro delle Politiche Agricole Patuanelli, insieme ai colleghi del Mise Giorgetti e della Salute Speranza, ha firmato il decreto interministeriale che proroga la scadenza dell’obbligo di indicare in etichetta l’origine delle materie prime, prolungandola fino al 31 dicembre 2022. I produttori italiani di salumi, formaggi, pasta, riso e conserve di pomodoro saranno dunque tenuti a continuare a riportare sulle etichette dei propri alimenti le indicazioni relative alla provenienza degli ingredienti alla base di questi prodotti, come già avviene ora.

In particolare, le etichette dei prodotti alimentari dovranno dichiarare:

  • da dove proviene la carne suina dei salumi di maiale e prodotti di carni suine trasformate come prosciutto crudo, prosciutto cotto, pancetta, salame, speck, mortadella e salsicce. Restano invece ancora esentati dall’obbligo i salumi DOP e IGP, che continuano a mantenere le loro etichette (scopri quali sono i prosciutti DOP e i salumi IGP);
  • qual è l’origine del latte utilizzato per la realizzazione di formaggi e prodotti caseari;
  • il Paese di coltivazione e molitura del grano duro impiegato per la produzione di pasta
  • il Paese di coltivazione, lavorazione e confezionamento del riso;
  • il Paese di coltivazione e quello di trasformazione del pomodoro per salse, sughi e prodotti derivati del pomodoro.

 

Le etichette uniche per gli alimenti italiani e europei

Quella della trasparenza in etichetta circa la provenienza delle materie prime di salumi e altri alimenti made in Italy è una battaglia che negli ultimi anni le associazioni dei consumatori e dei produttori – prima fra tutte Coldiretti – stanno portando avanti a difesa dei prodotti alimentari italiani e a maggior tutela del consumatore finale. Non mancano infatti gli esempi anche recenti di cibi made in Italy contraffatti, tra cui spiccano anche i falsi salumi italiani (scopri quali sono i prodotti nostrani oggetto di agropirateria), insaccati e affettati spacciati come lavorati e prodotti in Italia ma in realtà trasformati all’estero, a partire da materie prime non di qualità e secondo metodi lontani dalla tradizione norcina nostrana.

Un’ulteriore tematica di grande rilevanza riguarda poi l’adozione di un sistema di etichettatura unica per i prodotti alimentari da adottare per tutti i Paesi dell’Unione Europea: le attuali proposte – ovvero il sistema Nutriscore di origine francese al quale l’Italia ha risposto con l’etichetta Nutrinform basata sui valori nutrizionali e sui principi della dieta mediterranea – sono oggetto di un acceso dibattito e sono al centro delle consultazioni da parte dell’UE.

Scopri quali informazioni contiene l’etichetta dei salumi

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