caratteristiche della carne
Le caratteristiche organolettiche della carne

Come riconoscere la carne di qualità

La carne, protagonista indiscussa delle tavole in tutto il mondo, è un alimento essenziale per la salute di mente e corpo, purché sia di qualità. Per riuscire a individuare una buona materia prima, occorre tenere a mente tutte le caratteristiche organolettiche della carne: analizziamole una ad una.

 

L’aspetto visivo della carne

La prima impressione conta sempre. Il colore rosso della carne, la giusta distribuzione del grasso e la texture della superficie giocano un ruolo cruciale. L’intensità del colore, che va dal rosa al rosso scuro, varia in base alla specie, all’età e al sesso dell’animale di provenienza, oltre ovviamente a mutare quando viene cotta. Il colore del grasso, invece, può regalarci informazioni circa l’alimentazione dell’animale: quando è tendente al giallo indica carni di animali nutriti con foraggi ricchi di carotene. Anche la texture della carne è fondamentale: quando è ben compatta indica un animale ben nutrito a differenza di quando è smembrata, caratteristica tipica degli animali malnutriti, vecchi o sfruttati per la produzione di latte.

Scopri di più sul colore della carne

L’odore della carne

L’aroma della carne deve essere caratteristico e stimolare l’appetito, anticipando in fase di preparazione il piacere gustativo. Ogni tipologia di carne – sia carni rosse sia carni bianche – ha un proprio profumo distintivo in base all’animale da cui proviene (basti pensare per esempio all’odore della selvaggina), che il nostro olfatto è in grado di cogliere e di utilizzare per evocare in noi sensazioni di fame, di desiderio (la classica acquolina in bocca) o di rifiuto.

Il gusto della carne

Il cuore di un’esperienza gastronomica è ovviamente il gusto. La carne offre una vasta gamma di sapori, dalle note robuste e terrose delle carni rosse (carne di manzo, bovino, equino, suino) alle sfumature più delicate tipiche delle carni bianche (pollo, tacchino, ecc.). Le tecniche di preparazione, di cottura e marinatura contribuiscono a definire il sapore della carne, ma è ovviamente la materia prima a fare la differenza: una carne di qualità è garanzia di gusto sopraffino.

La consistenza della carne

La consistenza svolge un ruolo fondamentale nel definire l’esperienza di degustazione della carne. Dal morso succoso di una bistecca alla tenerezza delicata di un filetto di pollo, la carne offre una varietà di consistenze che soddisfano ogni preferenza. Sulla consistenza della carne incide in modo determinante la cottura: basti pensare alla bistecca cotta al sangue (scopri di più) o, per rimanere tra gli affettati, alle differenze tra salumi crudi e cotti (bresaola e prosciutto crudo vs. mortadella e prosciutto cotto).

Il retrogusto della carne

L’esperienza gustativa della carne non si conclude con l’ultimo boccone, ma con il retrogusto che lo accompagna. Una carne di qualità lascia una sensazione in bocca che persiste e continua a solleticare le papille gustative, invitando a riflettere sull’esperienza culinaria appena vissuta che si estende fino a coinvolgere tutti i sensi, conquistandoli.

In conclusione, la carne è un alimento fondamentale per chi desidera vivere a lungo grazie a un profilo nutrizionale ricco e completo, ma bisogna inserirla nella dieta con moderazione. Oltre a prediligere una carne di qualità, è preferibile utilizzare metodi di cottura lente e a basse temperature che preservano il gusto della carne e ne mantengono intatte le proprietà nutrizionali.

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