bresaola della valtellina igp
La Bresaola valtellinese è tra i primi 15 prodotti alimentari DOP e IGP d’Italia

Rapporto Ismea Qualivita 2025: i dati economici dell’agroalimentare d’eccellenza

La Bresaola della Valtellina IGP spicca anche quest’anno per risultati e posizionamento ottenuti nel rapporto Ismea Qualivita 2025 relativamente alla DOP Economy italiana, che fotografa l’andamento del comparto agroalimentare di qualità a livello nazionale esaminando i 75 prodotti alimentari a denominazione d’origine riconosciuta e certificata (DOP, IGP e STG).

 

Dati economici dei prodotti DOP italiani nel 2024

Sulla base dei dati economici del 2024, la Dop Economy italiana vale 20,7 miliardi di euro in totale, inteso come valore alla produzione di cibo e vino a marchio protetto, con un incremento del 3,5% rispetto all’anno precedente che prosegue un trend positivo ormai consolidato: il solo comparto cibo, infatti, fa registrare segno positivo per il quarto anno di fila e vale da solo oltre 9,6 miliardi di euro, con una crescita del 48% rispetto al 2014.

Ottimi risultati anche per l’export dei prodotti DOP IGP: le esportazioni aumentano dell’8,2% rispetto al 2023, arrivando a 12,3 miliardi di euro, con risultati di particolare rilevanza per il formaggio, l’olio d’oliva e i prodotti ortofrutticoli italiani per quanto riguarda il cibo e per il vino in generale. L’aumento dell’export riguarda sia i Paesi UE (+5,9%) sia quelli extra UE (+10,4%), ma il mercato prediletto per esportare prodotti italiani di eccellenza rimane quello degli Stati Uniti: oltre un quinto dei prodotti DOP e IGP made in Italy diretti all’estero finisce negli Usa, nonostante l’effetto dei dazi commerciali americani.

Importanti le ricadute territoriali della Dop Economy. Nel 2024 le prime regioni per valore alla produzione dei propri prodotti a marchio protetto si confermano quelle del nord: primo il Veneto, con quasi 5 miliardi di euro complessivi, seguito da Emilia-Romagna, Lombardia (in forte crescita), Piemonte e Toscana, vale a dire i territori da cui provengono la maggior parte delle specialità DOP e IGP italiane.

 

Classifica prodotti DOP e IGP italiani del comparto cibo: la Bresaola in forte crescita

Tra i primi quindici prodotti alimentari della Dop Economy italiana 2024 figurano ben cinque salumi: due prosciutti DOP, lo speck, la mortadella e la bresaola IGP della Valtellina, che si colloca all’undicesimo posto della graduatoria, dominata dai formaggi. Nelle posizioni di vertice della classifica nazionale troviamo infatti:

  1. il Grana Padano DOP;
  2. il Parmigiano Reggiano DOP;
  3. il Prosciutto di Parma DOP, primo salume in Italia con 860 milioni di euro prodotti nel 2024;
  4. la Mozzarella di Bufala Campana DOP;
  5. il Gorgonzola DOP;
  6. il Prosciutto di San Daniele DOP;
  7. l’Aceto Balsamico di Modena IGP;
  8. la Mortadella Bologna IGP, cioè la mortadella emiliana certificata;
  9. il Pecorino Romano DOP;
  10. la Pasta di Gragnano IGP;
  11. la Bresaola della Valtellina IGP;
  12. l’Asiago DOP;
  13. lo Speck Alto Adige IGP;
  14. la Mela Alto Adige IGP;
  15. l’olio evo Terra di Bari DOP.

 

La Bresaola valtellinese certificata, prodotta e stagionata esclusivamente in provincia di Sondrio e lavorata secondo la ricetta e il metodo del Disciplinare di produzione, è uno degli alimenti tutelati con i migliori risultati nel 2024: il valore alla produzione passa infatti da 225 a 253 milioni di euro (+12,1%), con un totale di 12.639 tonnellate prodotte (+6,5%), a conferma della crescente richiesta di bresaola di qualità in Italia (consumi che salgono a 480 milioni di euro) e all’estero (+4,6%).

La Bresaola IGP si conferma inoltre il prodotto di punta dell’economia DOP sondriese e lombarda, trainando i risultati dell’intera regione: la provincia di Sondrio cresce del 10% in valore confermandosi nella top 20 italiana, anche grazie alla vivacità del comparto vinicolo, e insieme alle province di Brescia e Mantova spinge la Lombardia fino al secondo posto su scala nazionale.

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