I salumi nell’alimentazione dei bambini
I salumi nell’alimentazione dei bambini

I tempi corretti per introdurre i salumi nella dieta dei vostri figli

La dieta dei bambini richiede attenzione, buon senso e alcuni corretti consigli nutrizionali. Per assicurare il corretto sviluppo nelle varie fasi dell’età della crescita è necessario, dopo lo svezzamento, introdurre gradualmente i vari alimenti con le giuste dosi e variare il più possibile l'alimentazione, in modo da garantire l’apporto di cui l’organismo ha bisogno giorno dopo giorno, anno dopo anno.

Anche i salumi entrano di diritto negli alimenti che contribuiscono al fabbisogno quotidiano dei bambini e infatti sono tra i cibi più amati dai piccoli per la merenda. Ma è importante conoscere alcuni aspetti importanti per capire quando, quanto e come dare da mangiare ai propri figli o nipoti i salumi. Un consiglio fondamentale da seguire, per esempio, è quello di non adottare per i più piccoli (specialmente a partire dall’anno di età) la stessa dieta seguita dai genitori: un organismo in via di sviluppo come quello dei bambini ha le sue esigenze specifiche, che non vanno ignorate.

affettati e salumi quando darli ai bambini

La Società Italiana di Pediatria ha indicato come consumo settimanale ideale di carni lavorate per l’alimentazione di un bambino un quantitativo di 40 grammi, con preferenza per prosciutto cotto e bresaola.

Quando introdurre i salumi nella dieta dei bambini

Non esiste una regola univoca sull’età giusta per dare i salumi ai bambini. I pediatri solitamente suggeriscono un periodo specifico per l’inserimento di ogni alimento nell’alimentazione nei primi anni di vita. Per i salumi questa soglia può variare, soprattutto in base al tipo di salume in questione. Il prosciutto cotto, per esempio, è uno dei primi alimenti utilizzati nello svezzamento dei bambini: preferibilmente se senza lattosio e senza polifosfati, proprio come il Prosciutto Cotto Menatti vi garantisce.

Il prosciutto crudo è da evitare prima dei diciotto mesi di vita, in quanto il bambino deve sviluppare prima capacità di masticazione sufficienti per i filamenti che lo caratterizzano. È sempre comunque meglio privarlo del grasso e consumarlo con moderazione almeno fino ai due anni: dopodiché, una porzione di 50 grammi due volte a settimana è salutare. E a fare la differenza è la qualità del prodotto: anche in questo caso potete fare affidamento sul Prosciutto Crudo Menatti, senza conservanti aggiunti.

Il salame e gli insaccati, invece, andrebbero introdotti nella dieta dei bambini dopo i cinque anni – o comunque consumati in minima quantità – a causa del loro contenuto di grassi più elevato rispetto agli altri salumi e all’irritabilità che potrebbero provocare.

E la bresaola? La Bresaola della Valtellina IGP Menatti è può considerarsi un alimento sicuro per l’alimentazione dei bambini, con l’accortezza di verificare prima la capacità di masticarla (in alternativa può essere ridotta in pezzetti più piccoli): ha infatti un buon apporto di proteine e contiene gli amminoacidi necessari per la crescita dell’organismo. Senza dimenticare la versatilità della bresaola, che si presta ad essere inserita in ogni momento del pasto, da sola o accompagnata.