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Si possono mangiare gli affettati se si è a dieta? E se sì, quali sono i salumi più leggeri? Sono domande che si sentono spesso e che trovano tuttavia risposte contrastanti, specie sul web dove però spesso non è possibile verificare l’autorevolezza della fonte e la correttezza dell’informazione. Se invece le rivolgiamo a un nutrizionista, ci sentiremo rispondere che sì, il consumo di carne e salumi è ammesso e consigliato nella dieta per dimagrire ma valutando con attenzione le porzioni e la frequenza con cui mangiamo questi alimenti (scopri quante volte mangiare i salumi a settimana) e scegliendo gli affettati più magri.
Ma come si fa a capire se un salume è magro e di conseguenza adatto alla dieta? Occorre valutare diversi aspetti relativi ai valori nutrizionali degli affettati: il valore calorico, il contenuto di grassi e la percentuale di sale.
I salumi magri sono generalmente considerati quelli che contengono meno calorie. Il contenuto calorico degli affettati e degli alimenti in generale indica la quantità di energia che il cibo fornisce all’organismo e che deve soddisfare il fabbisogno calorico quotidiano di ogni individuo. Il valore calorico dei salumi è calcolato sommando l’energia fornita dai macronutrienti dell’alimento, ovvero proteine, grassi e carboidrati che sono i nutrienti che apportano energia (scopri la differenza tra macronutrienti e micronutrienti): di conseguenza, gli affettati meno calorici sono quelli nei quali il contenuto proteico, lipidico e di carboidrati è meglio bilanciato in modo da assommare meno calorie.
I salumi più magri e leggeri dal punto di vista calorico sono:
Scopri nel dettaglio gli affettati meno calorici
C’è un secondo parametro che possiamo prendere in considerazione per stilare una classifica dei salumi più magri: il contenuto di grassi degli affettati. I grassi dei salumi consistono essenzialmente in acidi grassi saturi e acidi grassi insaturi (questi ultimi sono grassi che fanno bene all’organismo: scopri di più) ed è importante sapere che il valore lipidico dei salumi di qualità è in costante diminuzione e che bisogna anche tenere conto della ripartizione fra grassi saturi e insaturi.
Sulla base di queste premesse, i salumi meno grassi sono:
Scopri il contenuto di grassi dei salumi
Infine, per capire quali sono gli affettati magri dobbiamo tenere conto anche del contenuto di sale dei salumi. La lavorazione della carne per ottenere salumi e insaccati prevede per consentirne una prolungata conservazione l’impiego di sale, spesso miscelato insieme a spezie e aromi per insaporire ulteriormente le materie prime. Oggi la concentrazione salina nei prosciutti e insaccati è tenuta sotto controllo da parte dei salumifici, che cercano di soddisfare il più possibile la richiesta di salumi benessere e alimenti adatti a diete iposodiche, realizzando affettati a ridotto contenuto di sale (sodio).
I salumi che contengono meno sale sono: