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Il successo internazionale dei salumi italiani testimonia la crescente diffusione di queste eccellenze in tutto il mondo, non solo all’interno dei confini europei ma anche in Paesi molto lontani, geograficamente e culturalmente. Tra questi, aumenta sempre più il numero dei Paesi musulmani che importano salumi dall’Italia: Emirati Arabi, Qatar, Libano, Arabia Saudita, tanto per citarne alcuni (scoprili tutti). Ma i musulmani possono mangiare i salumi? Facciamo chiarezza.
I fedeli di religione musulmana osservanti si astengono dal consumo di carne di maiale, che è esplicitamente vietata (haram, proibita). Il Corano, infatti, nei versetti 2:173, 5:3 e 6:145 proibisce di cibarsi di carne di maiale e di tutto ciò che ne deriva: i maiali sono infatti considerati animali proibiti – al pari di altri, come per esempio i cammelli e gli asini – e di conseguenza le loro carni sono ritenute impure.
Questo precetto influenza in modo importante la dieta islamica osservata dai credenti di questa fede: vengono infatti esclusi gli alimenti proibiti e ammessi esclusivamente i cibi Halal (consentiti). Per quanto riguarda la carne, i musulmani possono consumare carne bovina, caprina, ovina e pollame, proveniente da animali macellati secondo il rito islamico. La carne di animali macellati in modo non rituale o morti naturalmente e la carne suina sono invece vietate.
Questo significa che i musulmani non possono mangiare i salumi di maiale tradizionali, che sono la maggioranza:
Ci sono però delle eccezioni. I salumi non di suino, innanzitutto, che sono prodotti realizzati con carni consentite: tra i salumi classici quelli di carne bovina come la bresaola e la slinzega, la cui materia prima sono i tagli nobili della coscia di manzo (come la punta d’anca, il più pregiato). A loro si aggiungono alternative Halal di salumi di maiale ottenuti con carni ovine, bovine o pollame, come per esempio il salame di pollo, lo speck di anatra, il prosciutto crudo di bovino o il prosciutto cotto di tacchino.
I salumi Halal, oltre alla materia prima ammessa, devono essere preparati secondo il rito della macellazione islamica: è necessario cioè che l’animale sia stato macellato secondo il rituale, senza subire violenza e sgozzato vivo, e che non vengano utilizzati ingredienti proibiti nel processo di lavorazione della carne, come per esempio determinati enzimi, gelatine o conservanti.
Esiste un’apposita certificazione Halal che garantisce la conformità dei salumi ai requisiti della dottrina islamica lungo tutta la filiera e individua così gli affettati e insaccati che i musulmani possono essere sicuri di mangiare senza problemi.
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