dati di vendita, produzione e export dei salumi italiani nel 2024
Salumi 2024: in crescita la produzione e l’export

I dati economici di Assica sui salumi italiani prodotti, esportati e consumati

Nel 2024 i salumi italiani hanno fatto registrare un incremento della produzione e delle esportazioni. È quanto emerge dai dati economici presentati da Assica durante la tradizionale assemblea annuale in corso di svolgimento a Bruxelles. Segnali positivi e confortanti per tutto il comporto, ma con un piccolo campanello d’allarme legato al calo dei consumi interni, su cui pesa il limitato potere di acquisto delle famiglie italiane. Vediamo i dati nel dettaglio.

 

Produzione di salumi italiani nel 2024

L’assemblea annuale di Assica (Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi) si è tenuta quest’anno a Bruxelles, nell’ambito della campagna europea “Trust Your Taste – Choose European Quality” ed è l’occasione per presentare i dati del settore salumi relativi al 2024. I risultati negli ultimi 12 mesi sono incoraggianti e mostrano perlopiù il segno positivo: la produzione di salumi è in crescita dell’1,2% rispetto al 2023 con un totale di 1,165 milioni di tonnellate, per un valore alla produzione che arriva a 9.463 milioni di euro, +3,2% rispetto all’anno precedente.

La crescita del comparto dei salumi nel 2024 è, in valore, superiore a quella dell’industria alimentare nazionale e va in direzione opposta rispetto al calo complessivo delle esportazioni italiane: anche il saldo commerciale fa segnare un aumento rispetto al 2023 (+10,1%), con oltre 2 milioni di euro totali.

 

Export e consumi interni di salumi

Il 2024 si è chiuso con un bilancio molto positivo per quanto riguarda le esportazioni di salumi italiani. I numeri sono addirittura da record: aumenti del 12,9% in quantità e del 9,5% in valore rispetto al 2023, con 229.888 tonnellate di salumi partite dall’Italia con destinazione estero e 2.378 milioni di euro di export complessivo, e tutto ciò nonostante i problemi e le limitazioni legate al contesto geopolitico internazionale e alla diffusione della peste suina.

Tra i salumi italiani esportati nel 2024 spiccano soprattutto il salame, la mortadella e il prosciutto crudo, che fanno registrare la crescita maggiore.

Sul fronte interno, i risultati sono in leggera flessione e mostrano un calo complessivo dei consumi interni: -1,3% di disponibilità totale al consumo nazionale, con un consumo pro-capite di salumi che scende 16,5 kg. Tra i fattori decisivi, il costo delle materie prime e dell’energia, l’instabilità dei mercati globali e la riduzione della capacità d’acquisto delle famiglie italiane. Per quanto riguarda i consumi nazionali, i salumi preferiti dagli italiani nel 2024 sono stati:

  • il prosciutto cotto (28,1% del totale);
  • il prosciutto crudo (21%);
  • la mortadella (conteggiata insieme ai wurstel, per un complessivo 19,7%);
  • il salame (8,5%);
  • la bresaola (2,5%);
  • seguono gli altri salumi, come lo speck, la pancetta, la coppa, ecc. che insieme raggiungono il 20,2%.

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