La spesa sospesa: esempi di solidarietà alimentare
La spesa sospesa

La raccolta di cibo per le famiglie in difficoltà

Dopo il caffè sospeso, usanza solidale di origine napoletana secondo cui gli avventori dei bar possono pagare due caffè al posto di uno donando il secondo a chi non può permetterselo, arriva la spesa sospesa.

La spesa della solidarietà

La spesa sospesa nasce da un’iniziativa di Coldiretti. L’idea si è concretizzata alcuni giorni fa a Roma, al villaggio Coldiretti del Circo Massimo, dove i visitatori hanno potuto fare una donazione libera selezionando i prodotti di qualità e a km 0 presentati da pastori, allevatori e agricoltori locali.

Il cibo raccolto – più di 1,5 tonnellate – è stato consegnato alla Caritas e alla Comunità di Sant’Egidio, che l’ha messo a disposizione delle famiglie in difficoltà economica, all’interno degli Empori della Solidarietà.

La povertà alimentare in Italia

Il tema è di grande importanza, considerando che quasi 3 milioni di persone in Italia sono costrette a chiedere aiuto perché si trovano in una condizione di povertà tale da non permettere loro di fare la spesa e procurarsi il cibo di cui hanno bisogno.

Come sottolineato dal presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo, l’iniziativa non può fermarsi qui, ma dovrebbe diventare un esempio da seguire anche altrove, per almeno due ragioni. La prima è che la formula dei pacchi alimentari è più efficace rispetto alle mense gratuite messe a disposizione dei bisognosi, perché rappresenta un aiuto più discreto e accessibile.

Grazie a iniziative come questa, inoltre, viene sottolineata l’importanza della qualità del cibo che si consuma. Le eccellenze della produzione italiana, in questo modo, possono arrivare anche sui tavoli di chi non se le potrebbe permettere: riso del vercellese, olive taggiasche, salumi di qualità, olio extravergine di oliva, pasta a grano 100% italiano, frutta, verdura e tutti gli alimenti che possono aiutare a seguire una dieta sana, combattendo la malnutrizione.