guanciale: salume tipico italiano, ricette e caratteristiche
Guanciale: cos’è e come si taglia il salume simile alla pancetta

Tutto ciò che bisogna sapere sul guanciale di maiale

Quando si dice guanciale, inteso come salume, non si può non pensare alla pancetta, perché la diatriba su qual è l’ingrediente corretto per la vera amatriciana o la carbonara originale è sempre in agguato (una possibile risposta la trovi qui). Ma il guanciale possiede e merita una dignità tutta sua, indipendentemente dalle sue affinità con pancetta e bacon: scopriamo più nel dettaglio le caratteristiche di questo salume.

 

Cos’è il guanciale e come si produce

Il guanciale è un salume crudo di carne suina prodotto a partire dalla guancia di maiale. Il processo di lavorazione prevede, dopo l’attenta rifilatura delle carni, una fase di salagione e speziatura durante la quale la carne è conciata con un mix di spezie, erbe aromatiche e aromi naturali tra cui rosmarino e pepe. Dopo il massaggio, lavaggio e asciugatura, il salume è sottoposto a stagionatura, che ha una durata di almeno 2 mesi, in appositi locali a temperatura e umidità controllate e costanti.

 

Perché si chiama guanciale?

Semplice, perché utilizza come materia prima un particolare taglio di carne suina, quello che si ricava dalla guancia del maiale e da una parte della gola: è da quest’ultima che inizia il taglio, il che conferisce al guanciale la sua tipica forma triangolare. Il guanciale è un taglio particolarmente nobile, con una parte magra muscolare che è identificabile nelle venature e una parte grassa pregiata di colore bianco. La materia prima è sempre ricoperta dalla cotenna.

Altri nomi del guanciale diffusi a livello locale o regionale sono goletta e gota, quest’ultimo utilizzato in toscana, che fanno riferimento alla zona anatomica da cui proviene la materia prima del guanciale.

 

Guanciale: valori nutrizionali

Dal punto di vista nutrizionale il guanciale è sicuramente uno dei salumi con più calorie: 100 grammi di guanciale forniscono all’organismo mediamente oltre 650 kcal, per questo difficilmente troveremo il guanciale nelle diete ipocaloriche o tra gli affettati più magri ammessi nella dieta mediterranea. Per quanto riguarda la composizione, la maggior parte del guanciale è costituita da lipidi, con un’elevata percentuale di grassi saturi (scopri di più) e un’alta dose di colesterolo; rispetto agli altri salumi, inoltre, il guanciale ha basso valore proteico – per quanto ovviamente si tratti di proteine ad alto valore biologico perché di origine animale –, mentre è simile la quota di carboidrati e fibre, praticamente nulla. Buono invece l’apporto di vitamine del gruppo B, tipiche di carne e salumi, e di sali minerali, anche se il guanciale è tra gli alimenti con più sodio.

 

Differenze tra guanciale e pancetta

Come detto, il guanciale viene spesso assimilato alla pancetta perché presenta alcune affinità di sapore e aspetto, ma in realtà si tratta di due salumi diversi. Le principali differenze tra pancetta e guanciale sono in primis nella materia prima utilizzata: la materia prima della pancetta proviene dal ventre di maiale, quella del guanciale dalla testa dell’animale. Inoltre, anche le spezie con cui viene trattata e aromatizzata la carne della pancetta sono diverse da quelle del guanciale – per quanto non esista una ricetta standard ma molteplici varianti a seconda delle zone di produzione – e possono includere per esempio i chiodi di garofano e i semi di finocchio. Infine, la stagionatura della pancetta è mediamente più breve di quella del guanciale: 30-60 giorni contro2-3 mesi.

Attenzione a non confonderlo nemmeno con altri salumi simili al guanciale: il lardo si ottiene dal dorso del maiale e ha un grasso meno pregiato, il bacon ha una consistenza compatta e viene solitamente affumicato durante la preparazione.

Scopri tutte le differenze tra bacon, pancetta e guanciale

 

Ricette con il guanciale: carbonara, amatriciana, gricia

Il guanciale si può assaporare in purezza accompagnato da semplice pane, ma sicuramente il suo utilizzo più noto è come ingrediente di sughi per ricette tipiche della cucina romana. In particolare, secondo i puristi, il suo gusto più marcato e meno “educato” rispetto a quello della pancetta, rende il guanciale imprescindibile nella preparazione di:

  • pasta alla carbonara con guanciale, considerato il vero e autentico ingrediente di questa ricetta romana al posto della “profana” pancetta;
  • pasta all’amatriciana con guanciale, anche in questo caso preferito alla pancetta per condire il sugo di pomodoro con l’aggiunta di pecorino, ma la versione con la pancetta è comunque diffusa e accettata;
  • pasta alla gricia con guanciale, la cosiddetta versione bianca dell’amatriciana che vuole solo tre ingredienti, pecorino, pepe e appunto guanciale.
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