Il 18 ottobre 2019 sono stati introdotti dagli Stati Uniti dazi del 25% che colpiranno moltissimi prodotti italiani
Dazi USA sull’Export Alimentare: gli effetti per il mercato italiano

L’export del Made in Italy rischia di calare drasticamente: ecco perché

Il 18 ottobre 2019 sono stati introdotti dagli Stati Uniti dazi del 25% che colpiranno moltissimi prodotti italiani: dal parmigiano Reggiano al Gorgonzola, fino ad arrivare a tutta una serie di prodotti a base di carne esportati negli Usa, tra i quali rientrano anche i salumi. 

 

Cosa sono e a quali prodotti si applicano i dazi Usa 

 

Quella proveniente da oltreoceano è una notizia che risulta davvero preoccupante, se consideriamo che Assica (Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi) ha dichiarato che gli USA rappresentano il secondo principale mercato al di fuori dell’Europa per l’export italiano di salumi

I provvedimenti voluti dal presidente Donald Trump prevedono l’applicazione di una tariffa pari ad un quarto del valore totale dei prodotti esportati, con l’eccezione dei Prosciutti Crudi e Cotti, che non rientrano nell’elenco di alimenti ai quali questi dazi vengono applicati. Siamo quindi di fronte ad un aumento dei costi considerevole, che rischia di avere un impatto fortemente negativo sul settore. 

 

Il probabile effetto negativo delle nuove tariffe Usa

 

Il danno che può derivare dai dazi alimentari Usa è reso ancora più chiaro se si considera che l’esportazione di salumi stagionati solo nel 2018 ha raggiunto un valore di ben 6 milioni di euro, registrando una crescita del 44,5% rispetto all’anno precedente. Ora questo trend positivo rischia però di interrompersi bruscamente. 

A conferma di tutto ciò ecco una preoccupante stima della Coldiretti, che prevede un calo del 20% delle vendite dei prodotti agroalimentari Made in Italy colpiti dai super dazi di Trump. È inevitabile infatti che i consumi di generi alimentari europei da parte di cittadini e ristoratori americani si riducano drasticamente, visto l’importante aumento di prezzi che si registrerà nei supermercati. Tali tariffe ovviamente non andranno a colpire solamente i prodotti agroalimentari italiani, ma la maggioranza delle eccellenze alimentari prodotte in Europa. Nell’elenco ritroviamo anche il whisky scozzese, i vini francesi, l’Emmental svizzero, l’olio di oliva spagnolo e molti altri. 

Si tratta quindi di misure doganali che, se da un lato potrebbero apportare reali benefici all’economia americana, rischiano dall’altro di danneggiare pesantemente quella europea. Ovviamente, essendo stati introdotti di recente, gli effetti dei dazi americani non sono ancora del tutto chiari e quantificabili: ma, in ogni caso, potrebbe rivelarsi necessario puntare su altri mercati per sostenere il Made in Italy e le esportazioni alimentari.