Boom per il cibo Made in Italy
Boom per il cibo Made in Italy

Coldiretti annuncia l’aumento delle esportazioni dei prodotti italiani

Il cibo italiano, lo sappiamo, è apprezzato in tutto il mondo. Lo conferma l'analisi di Coldiretti, che ha raccolto le informazioni di Istat riguardo al commercio estero: ne è emerso che il settore agroalimentare costituisce l'Italia un'enorme occasione di ripresa economica

La notizia arriva nel momento più azzeccato: il 2018 è l'anno del cibo italiano. Per celebrarlo, la Coldiretti ha censito più di 5000 specialità della tradizione gastronomica dell'intero territorio, un vero record a livello internazionale. Pasta, prodotti da forno, ma anche vini, verdure, formaggi, salumi, carni, insaccati e molto altro: il cibo di qualità è richiesto da tutto il mondo e, insieme al patrimonio artistico e paesaggistico del nostro paese, attira ogni anno moltissimi turisti.

Le esportazioni in Europa

All'interno dell'Unione Europea è stata rilevata una crescita complessiva delle esportazioni delle specialità enogastronomiche italiane pari al 12,6%.

I principali Paesi importatori sono la Francia, dove l'aumento è stato del 18,4%, e la Germania, che ha visto una crescita del 10,7% rispetto allo scorso anno. 

Un Paese da sempre molto interessato all'importazione delle eccellenze italiane è la Gran Bretagna, che però quest'anno non ha registrato una crescita degna di nota. A frenare l'aumento a poco più del 4% sono stati probabilmente gli effetti della Brexit. Se nel 2016 la Gran Bretagna era il primo mercato mondiale per lo spumante, oggi i vini italiani (insieme a formaggi e prodotti ortofrutticoli) sono ancora presenti sugli scaffali dei supermercati inglesi, ma sono diventati più cari.

Il mercato di Asia e Stati Uniti

Il record di richieste per le eccellenze del panorama gastronomico italiano arriva dal Giappone, con un export in crescita del 35,2%. Anche la Cina ha aumentato le importazioni di cibo e vino italiani, così come la Russia, che però risente dell'embargo che condiziona il mercato di alcuni generi alimentari. 

Una situazione piuttosto preoccupante è quella degli Stati Uniti, cliente prezioso per il cibo made in Italy. Gli USA, infatti, sono i terzi importatori al mondo di vini, olio, formaggi e pasta italiani. Secondo lo Coldiretti, però, la guerra dei dazi commerciali tra Trump e l'Unione Europea mette a rischio quasi 4 miliardi di export agroalimentare. 

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