ciaspolata tra i rifugi della Valmalenco
Giro con le ciaspole tra i rifugi della Valmalenco con Salame Nostrano Menatti

Ciaspolata dal rifugio Zoia al rifugio Cristina, in provincia di Sondrio

In Valmalenco i rifugi sono dei veri e propri avamposti disseminati lungo tutta la valle e su tutte le cime, che fungono da punti di appoggio per percorrere in lungo e in largo – e ovviamente anche in alto – questa splendida zona della provincia di Sondrio sopra quota 2000 metri. Anche in inverno, con le ciaspole ai piedi: il percorso ciaspole di oggi è un bellissimo itinerario ad anello che passa attraverso tre diversi rifugi della Valmalenco, intercettando in alcuni punti anche l’alta via della Valmalenco: Zoia, Ca’ Runcasch e Cristina, arrivando fino alla base del pizzo Scalino.

 

  • Durata: 3 ore e 30’
  • Dislivello: 400 m
  • Difficoltà: E

 

Per portarci alla partenza di questa ciaspolata in Valmalenco dobbiamo raggiungere la diga di Campo Moro, in alta Valmalenco: da Sondrio seguiamo la strada per Chiesa Valmalenco, quindi prendiamo in direzione Lanzada e seguiamo le indicazioni per Campo Moro e Campo Franscia. Lasciamo l’auto nel parcheggio in prossimità della diga e raggiungiamo in pochissimo tempo il primo rifugio di questa escursione, il rifugio Zoia con le sue caratteristiche ante rosse, affacciato sul pizzo Scalino.

Lasciandoci alle spalle il rifugio, prendiamo la pista per ciaspole verso destra, in direzione opposta rispetto alla diga. Il sentiero sale abbastanza ripido procedendo con alcuni tornanti per poi diventare meno impervio e ci porta, in circa tre quarti d’ora di cammino, a raggiungere l’alpe Campagneda poco sopra quota 2000 metri di altezza. Da qui in pochissimo tempo siamo al secondo rifugio, ovvero il rifugio Ca’ Runcasch (aperto anche in inverno) a quota 2140 metri situato in una splendida piana innevata, abituale punto di partenza per le salite al pizzo Scalino.

Dal rifugio che deve il suo nome alla pernice bianca dobbiamo ora proseguire per raggiungere il terzo e ultimo rifugio della Valmalenco di questa escursione con le ciaspole. Seguiamo la traccia battuta nella neve prendendo verso destra in direzione Alpe Prabello, effettuando un percorso che procede fuori dal bosco e ci permette di ammirare maestose distese di neve dominate dalle vette della Valmalenco. Dopo aver attraversato un ponticello, siamo in vista delle caratteristiche baite in sasso di Prabello e, alle loro spalle, dell’imponente sagoma del rifugio Cristina ai piedi del pizzo Scalino, a quota 2287 metri.

Per concludere il percorso ad anello con le ciaspole, dal rifugio Cristina possiamo portarci ai piedi del pizzo Scalino e passare poi dal lago di Campagneda, per tornare infine al rifugio Ca’ Runcasch e riprendere la strada fatta per salire.

 

Panino con Salame nostrano Menatti, zucca, crescenza e uvetta

Prepariamo un panino al salame diverso dal solito, con una preparazione gourmet da veri chef. Per farlo ci serviamo del Salame Nostrano Menatti, un salame tipico lombardo ottenuto da carni suine magre. Tagliamo alcune fette di zucca sottili e le passiamo in padella con olio e cipolla, facendole cuocere con l’aggiunta di pinoli e uvetta finché non saranno sufficientemente morbide. Come formaggio per il panino scegliamo invece la crescenza, un formaggio spalmabile dal gusto delicato che dà cremosità: spalmiamo la crescenza sulla base del panino, aggiungiamo le fette di zucca cotte in padella con uvetta e pinoli e infine completiamo con il salame nostrano a fette abbastanza spesse, richiudendo sopra di esse con la parte superiore del panino.

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