Un salume cotto senza pericoli e con ottime proprietà nutritive

L’importanza dell’alimentazione per la salute psicofisica diventa un argomento particolarmente delicato e oggetto di ulteriore interesse per le donne in dolce attesa. Sono molte le accortezze e le regole da seguire durante la gravidanza per garantire il benessere di mamma e bimbo, e tra queste rientra anche il cibo: ci sono alimenti da assumere e alimenti da evitare in gravidanza, anche se – ci spiegano i nutrizionisti – spesso le privazioni alimentari che le mamme adottano nei nove mesi precedenti al parto sono basate su convincimenti errati o su eccessi di prudenza.

Quali salumi in gravidanza? La Mortadella si può mangiare

Per esempio, il consumo di salumi in gravidanza: le future mamme possono mangiare prosciutto e insaccati o devono rinunciarvi per mesi? Ci sono salumi potenzialmente nocivi che è meglio non assumere durante la gestazione? Sui salumi e affettati che si possono mangiare in gravidanza abbiamo già provato a fare chiarezza in questo articolo del nostro blog; oggi parliamo nel dettaglio del consumo di Mortadella pre-parto, cercando di spiegare perché è un alimento consigliato per le future mamme.

In generale, non è affatto vero che il consumo di carne e derivati in gravidanza sia dannoso: si tratta infatti di un pregiudizio spesso diffuso che manca di basi scientifiche, anzi i nutrizionisti sostengono che per lo sviluppo fetale sono molto importanti determinati nutrienti contenuti negli alimenti a base di carne. Il rischio principale deriva piuttosto dal consumo di carni crude: la carne non sottoposta al processo di cottura infatti può trasmettere infezioni che, nell’organismo di una donna incinta, rischiano di far insorgere problemi di salute. In particolare durante la gravidanza è molto pericolosa la toxoplasmosi, un’infezione trasmessa da un microrganismo parassita che si può contrarre con il consumo di cibi crudi o non cotti a sufficienza o attraverso il contatto con le feci dei gatti. Tutti gli alimenti cotti sono però al riparo dal rischio toxoplasmosi: e qui torniamo alla Mortadella.

Le proprietà nutrizionali della Mortadella in gravidanza

La Mortadella è un salume insaccato cotto: durante la lavorazione, infatti, le carni suine selezionate di alta qualità vengono sottoposte a un accurato processo di cottura che dura diverse ore e raggiunge temperature elevate. La corretta cottura della Mortadella, oltre ad essere responsabile della sofficità, della forma e del colore di questo salume, contribuisce anche ad eliminare eventuali microrganismi presenti nei tessuti delle carni: ecco perché la Mortadella è un salume senza rischi per le donne in gravidanza.

L’apporto nutritivo della Mortadella alle donne incinte ne fa un alimento ideale per un’alimentazione sana pre-parto. La Mortadella Menatti ha un elevato valore proteico di cui beneficiano mamma e nascituro: le proteine di questo salume sono di qualità e contengono aminoacidi essenziali non sintetizzabili dall’organismo. Inoltre la Mortadella contiene sali minerali che danno energia (zinco, ferro), è un salume a bassa quantità di colesterolo e fornisce all’organismo un ottimo apporto di vitamina B12, vale a dire la vitamina per la prevenzione della spina bifida e lo sviluppo degli organi del feto.

Infine, anche i grassi della Mortadella sono importanti per la gravidanza: l’insaccato tipico emiliano contiene alte dosi di grassi insaturi (clicca qui per scoprire la differenza tra grassi saturi e insaturi) tra cui l’acido grasso oleico presente anche nell’olio extravergine d’oliva, che sono nutrienti indispensabili nell’alimentazione delle donne incinte.

La Mortadella è pertanto un salume da mangiare in gravidanza senza alcun rischio per la salute di mamma e figlio, anzi rappresenta un’ottima soluzione per consumare alimenti di origine vegetale e animale durante la gestazione.

E dopo il parto? Se vuoi scoprire quali salumi si possono mangiare in allattamento clicca qui.