Gita in val Belviso Aprica - itinerario
Ai laghi di Torena con Crudo Stagionato Menatti

Gita in Val Belviso adatta a tutta la famiglia

La Val Belviso è la più orientale delle valli orobiche valtellinesi: lunga, stretta e profonda, rappresenta un tipico esempio di valle sospesa con il suo altopiano che si fa più ampio salendo di quota. La Val Belviso, intravedibile già dalla strada che sale verso Aprica, è caratterizzata dal lago artificiale sfruttato già dal secolo scorso a scopi energetici ma presenta altri specchi d’acqua di grande bellezza: i laghi Nero e Verde, collocati in una conca glaciale appena sopra i 2000 metri di altezza, sono sicuramente quelli più affascinanti. E in prossimità di questi bacini alpini si trovano anche delle incisioni rupestri antichissime, a testimonianza di come questa zona fosse conosciuta – probabilmente come luogo di culto – anche dai nostri antenati.

Itinerario in Val Belviso ai laghi di Torena

  • Difficoltà: Escursionisti
  • Dislivello: 660 m
  • Durata: 2 15 h

Il punto di partenza della gita è Ponte Frera, che si raggiunge salendo verso Aprica e, poco prima dell’inizio dell’abitato, imboccando una strada che scende sulla destra fino al ponte dove, in prossimità del bivio per Carona, entra in Val Belviso e risale lungo il versante di destra della valle. Dopo circa 4 km, superate alcune baite in località San Paolo, il rifugio Crsitina e un tratto sterrato, si giunge in località Ponte Frera, dove si può lasciare l’auto in prossimità di un grande edificio.

La pista da seguire, segnalata da appositi cartelli, parte proprio alle spalle di questo edificio e subito si inerpica in direzione sud-ovest sul fianco della montagna: la pista è larga a sufficienza per consentire il passaggio delle jeep, immersa nel bosco e caratterizzata da numerosi tornanti, in prossimità dei quali man mano che si sale è possibile ammirare alcuni scorci del lago Belviso, l’invaso artificiale racchiuso dalla diga di Frera, costruita negli anni ’50 come bacino idroelettrico.

All’ennesimo tornante verso destra, in prossimità di una malga a quota 1700 metri, una scritta rossa ben visibile su un sasso indica una deviazione per i laghi: scopriamo così un sentiero inizialmente poco visibile ma poi sempre più tracciato, che salendo prima su un prato e poi dentro il bosco taglia quasi perpendicolarmente la pista sterrata e ci permette di risparmiare un po’ di tempo. Se siamo fortunati, tra gli abeti troveremo anche qualche fungo.

Il sentiero sbuca in una radura dove si trova una fontana e poco dopo giunge a una grossa baita con una seconda fontana. Siamo a quota 1900 metri e riprendiamo a salire verso sinistra con pendenze dolci, fino ad un bivio che ci fa scegliere se proseguire verso i laghi di Torena o optare per la malga Demignon e il passo di Venerocolo. Ovviamente propendiamo per la prima possibilità, anche perché il tratto da compiere è breve: nel giro di una ventina di minuti, ammirando anche una panoramica cascata, raggiungiamo un altopiano dove troneggia la malga Torena. Sulla destra vediamo il lago Nero (quota 2054 metri), il più scenografico dei due con un isolotto nel centro e la vista sulla Valtellina; per raggiungere i 2073 metri del lago Verde, invece, dobbiamo superare la malga e proseguire per un breve tratto.

Picnic con panino al Prosciutto Crudo e salsa rosa

Panino con prosciutto crudo stagionato Menatti

Scegliamo il nostro bacino alpino preferito tra il lago Verde e il lago Nero e accampiamoci per il nostro picnic, che ha per protagonista il Prosciutto Crudo Stagionato Menatti, ottenuto da cosce selezionate e mediante una lavorazione secondo il metodo tradizionale nello stabilimento “Prosciuttificio Cerreto” in provincia di Parma, dove le caratteristiche climatiche uniche rendono il prodotto davvero speciale. Nel vostro panino accompagnatelo con foglie di lattuga e salsa rosa e ricaricate le vostre energie prima di andare alla ricerca (in prossimità del lago Nero) dei graffiti rupestri primitivi.