03
Feb
Anche nei dintorni della frequentatissima Livigno, meta gettonatissima e autentico paradiso per gli amanti degli sport invernali e dello shopping di tutti i tipi, è possibile trovare degli angoli di silenzio e tranquillità: basta sapere dove cercarli. Uno di questi, ad esempio, è la Vallaccia, la valle dell’Alta Valtellina che collega, da nord a sud, Trepalle alla Val Viola attraverso il Passo di Vallaccia: uno scenario incontaminato, poco battuto anche dagli escursionisti, dove gli incontri più frequenti sono con le baite e con gli animali che vivono in questo territorio, marmotte comprese. La Vallaccia è l’ideale per una passeggiata estiva ma anche per una escursione con le ciaspole a pochi km da Livigno (e anche da Bormio).
L’imbocco della Vallaccia si trova dopo il passo del Foscagno, sulla strada statale 301 che porta a Livigno, nell’abitato di Trepalle che è il comune più alto d’Europa: al termine della discesa, in prossimità del ponte del Rezz, proprio dove la strada asfaltata disegna un tornante verso destra e si infila in una galleria paravalanghe, troviamo uno spiazzo dove poter lasciare l’auto.
Dal punto di partenza, a quota 2021 m di altitudine, prestiamo attenzione ad imboccare subito la pista sulla sinistra del torrente: il fianco destro, infatti, è esposto a possibili smottamenti dal Monte Sponda ed è quindi preferibile per sicurezza evitarlo. Dopo aver attraversato un lungo pianoro innevato, addentrandoci in breve tempo in una appagante e silenziosa quiete invernale con il manto bianco che attutisce anche i rumori più lievi, possiamo poi attraversare il torrente e riportarci sul lato destro della valle in prossimità delle prime baite.
A quota 2106 metri raggiungiamo il nucleo più numeroso di case di montagna, tipicamente in legno, che ci ricordano che la Vallaccia era (ed è tuttora) meta delle transumanze da Trepalle e Livigno. Proseguiamo seguendo la traccia o semplicemente sul fondovalle, facendo attenzione ad alcuni tratti con elevata ripidità, e quando è trascorsa circa un’ora dalla partenza giungiamo ai 2164 metri della Malga Vallaccia.
A questo punto possiamo procedere ancora oltre, certo non fino al Passo di Vallaccia che scorgiamo in lontananza (quota 2614 m), ma attraversando un ponticello e riportandoci quindi sulla parte sinistra della valle: consigliamo di proseguire fino a che la pista rimane battuta e la camminata con le ciaspole non diventa troppo faticosa. Un ultimo nucleo di baite è situato a quota 2425 metri.
Per rifocillarci dopo l’escursione con ciaspole in Alta Valtellina possiamo ricorrere a un salume nutriente e saporito: la Pancetta Menatti, che essendo un prodotto senza glutine e senza derivati del latte è adatta anche a chi soffre di intolleranze. Guarnite la vostra ciabattina farcita con fette di pancetta arrotolata, foglie di rucola e scaglie di avocado condite con succo di limone, olio, sale e pepe. Gustatevi, oltre alla neve e alla pace della montagna, anche questa delizia firmata Menatti.