La Germania vieta i concentrati vegetali nei prodotti a base di carne
La Germania vieta i concentrati vegetali nei prodotti a base di carne

Analizziamo una sentenza dell’alta Corte tedesca

Con una sentenza destinata a fare giurisprudenza il Bundesverwaltungsgericht, il tribunale amministrativo federale che rappresenta la più alta Corte tedesca ha decretato il divieto di realizzare e mettere in commercio prodotti a base di carne nei quali sono stati utilizzati concentrati di verdura come additivi.

Il caso degli additivi nel Prosciutto cotto e nella Mortadella

La querelle nasce dalle analisi effettuate dall’organo di controllo deputato su campioni di Prosciutto cotto e Mortadella prodotti da un’azienda tedesca e regolarmente in vendita sugli scaffali dei supermercati con il marchio Bioland, nonché sui concentrati di verdure utilizzati durante la lavorazione. In seguito a tali esami, all’azienda è stata contestata la violazione dell’articolo 6 della legge nazionale tedesca in merito agli alimenti e ai mangimi: i prodotti a base di carne non sono stati giudicati idonei al consumo, in quanto i concentrati di verdure in essi contenuti non possono essere utilizzati come additivi alimentari.

Per sostituire il nitrito nella produzione dei suoi prodotti a base di carne, l’azienda in questione impiegava infatti una miscela vegetale di verdure (o concentrati di succo di verdure) alla quale aggiungeva una coltura di starter microbici che aveva l’effetto di trasformare il nitrato in nitrito: questa soluzione garantiva ai prodotti un colore più vivo e un sapore più marcato.

La questione dei concentrati vegetali come additivi alimentari

I giudici tedeschi hanno respinto in ogni grado di giudizio il ricorso presentato dall’azienda produttrice. Le motivazioni addotte sono particolarmente interessanti: i concentrati vegetali utilizzati dal soggetto in questione per la produzione di alimenti a base di carne non sono riconosciuti come additivi alimentari dalla legge tedesca.

Per additivo alimentare si intende infatti una sostanza non consumata come alimento a sé e nemmeno come ingrediente di alimenti, ma che viene impiegata per la produzione, la trasformazione o l’imballaggio dei prodotti con uno “scopo tecnologico”: condizioni che i concentrati vegetali generalmente rispettano, visto l’effetto antiossidante e colorante che apportano agli alimenti e data la loro natura che non li identifica come ingrediente (non adducono particolari valori tradizionali, non danno sapori o aromi).

Il Bundesverwaltungsgericht - L'alta Corte tedesca

Gli additivi devono inoltre rispettare le condizioni dettate dal regolamento UE n.231/2012 in merito ad origine, purezza, provenienza ed altre caratteristiche: su questo principio la Corte suprema tedesca, non individuando i concentrati vegetali nell’elenco comunitario degli additivi autorizzati per l’uso nei prodotti alimentari, ha emesso la propria sentenza.

Quella dei conservanti di origine vegetale e del loro impiego nella produzione alimentare è una tematica di forte interesse e, come visto, di grande attualità. Il divieto proclamato dai giudici è valido ovviamente solo in terra tedesca, ma anche in Italia ci si interroga sulla questione (noi, per esempio, abbiamo parlato dei nitriti in relazione a un video allarmistico che circola sul web) e si sollecita una chiara presa di posizione della Commissione europea, che dovrebbe pronunciarsi entro fine 2017. Noi intanto ricordiamo che Menatti dedica massima attenzione alla qualità dei propri prodotti e dell’intero ciclo di lavorazione, dalla scelta di materie prime selezionate al rispetto degli standard qualitativi e di sicurezza: la genuinità e il sapore dei nostri salumi lo conferma ogni giorno.