carne nella dieta degli anziani
La carne nella dieta degli anziani non deve mancare: ecco perché

Rischi e svantaggi della dieta vegana o vegetale in età avanzata

Quando l’età inizia a salire il nostro corpo tende a perdere elasticità, forza muscolare e energie fisiche: sono i fenomeni più evidenti del progressivo invecchiamento dell’organismo, che tuttavia può essere controbilanciato da un’adeguata attività fisica proporzionata all’età e da un’alimentazione che garantisca benessere e salute proprio come in ogni altra fase della nostra vita. Anche quando si invecchia, infatti, è fondamentale mangiare bene. E la carne rientra a pieno titolo fra gli alimenti adatti agli anziani.

 

L’alimentazione in età anziana: l’importanza della carne

Gli anziani possono seguire una dieta vegana o a base di alimenti vegetali? Sarebbe meglio di no. Un’alimentazione esclusivamente vegetale non è consigliabile per le persone in età avanzata e in particolare per le persone con ridotta mobilità. La dieta migliore per la terza età è una dieta a elevato valore nutrizionale, ovvero composta da cibi che forniscono nutrienti subito disponibili (scopri di più su nutrienti e macronutrienti), il cui processo di digestione e assorbimento avviene in tempi rapidi e pertanto sono velocemente utilizzabili dall’organismo.

I problemi legati all’alimentazione negli anziani, infatti, possono essere molteplici e incidere in misura maggiore rispetto ad altre fasi della vita: sopra una certa età si può avvertire carenza di appetito, andare incontro a difficoltà di digestione e anche la perdita di massa muscolare negli anziani – un fenomeno fisiologico che si verifica con l’avanzare dell’età ed è chiamato sarcopenia) – può essere aggravata o accelerata da un regime alimentare scorretto. Recenti studi scientifici hanno dimostrato che i soggetti in terza età che adottano una dieta priva di carne e alimenti animali tendono più facilmente a perdere forza e massa muscolare.

 

Perché gli anziani dovrebbero mangiare carne

A fare la differenza sono soprattutto le proteine. Il fabbisogno proteico degli anziani è più elevato rispetto all’età adulta proprio per contrastare il calo di massa muscolare, la perdita di energia e l’indebolimento scheletrico: una persona anziana dovrebbe pertanto consumare mediamente circa 70 g di proteine al giorno. Ma non è solo la quantità ad essere determinante, bensì anche la qualità proteica: gli anziani necessitano soprattutto di proteine nobili, che si trovano nei cibi di origine animale e in particolar modo in carni e salumi (scopri gli alimenti che forniscono proteine nobili), alimenti ad alta efficienza nutrizionale e anche facilmente digeribili (scopri di più sui tempi di digestione della bresaola).

I rischi della dieta vegana o vegetariana negli anziani sono proprio legati alla bassa qualità delle proteine vegetali assunte con un’alimentazione senza cibi di origine animale. Anche sostituendo le proteine della carne con quelle di cereali e legumi, infatti, viene meno l’apporto delle proteine ad alto valore biologico x e degli aminoacidi essenziali della carne, che per gli anziani sono fondamentali, senza contare che per affidarsi a fonti proteiche esclusivamente vegetali bisognerebbe aumentare le dosi dei cibi in soggetti anziani che già presentano riduzione dell’appetito e necessità di nutrienti disponibili immediatamente.

Ecco perché anche la carne e i salumi, nelle giuste proporzioni, devono essere considerate parte integrante e irrinunciabile dell’alimentazione degli anziani. Scopri di più sui benefici dei salumi per la terza età

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