Bresaola alleata della salute
Bresaola alleata della salute, anche nella terza età (parte 2)

I benefici del salume valtellinese nella dieta degli anziani

Come abbiamo visto in questo articolo della scorsa settimana, medici e nutrizionisti spesso consigliano a sportivi e anziani di introdurre la Bresaola nella loro dieta per via del suo importante valore nutrizionale. Questo alimento si rivela particolarmente salutare quando, con con l'ingresso nella terza età, il peso corporeo tende a calare e si perdono sostanze fondamentali per il benessere del corpo. Vediamo allora le origini di questo problema e come è possibile intervenire per contrastarlo.

Uno dei maggiori rischi di una drastica perdita di peso è che questa condizione, apparentemente innocua, può determinare uno stato di carenza di energie e proteine, dunque un crescente senso di stanchezza e la perdita della funzionalità motoria, ma non solo. Anche la capacità immunitaria può ridursi, rendendo gli anziani più vulnerabili alle malattie. Dopo i 70 anni perdiamo in media il 15% della nostra massa muscolare. Questa perdita ha effetti a volte molto importanti sulla forza e la funzionalità dei muscoli e incide negativamente sulla qualità della vita dell'anziano. Quando diminuisce l'energia muscolare, infatti, si riduce la mobilità, aumentano i rischi di cadute e fratture e il recupero dalle malattie si fa più lento e difficoltoso. 

Come sottolinea il Prof. Pilotto, quando nasciamo più del 70% del nostro peso è costituito da acqua. Una percentuale inferiore è composta dalla massa magra (ovvero la parte muscolare e ossea) e una ancora inferiore da massa grassa. Queste tre componenti, con l'avanzare dell'età, si modificano. L'acqua si riduce, così come la massa muscolare, e in proporzione aumenta la massa grassa. Quindi prima di parlare di calo di peso bisogna identificare esattamente di quale componente si tratta: idrica, magra e ossea o grassa? In generale, una perdita significativa di peso è definita come una riduzione del 5% del proprio peso nell'arco dell'ultimo mese o del 10% nell'arco degli ultimi 3/6 mesi. Risulta dunque di grande utilità l'abitudine di monitorare il proprio peso salendo sulla bilancia almeno una volta al mese.

Per capire se la perdita di peso è davvero preoccupante, comunque, è necessario consultare un medico, che prenderà innanzitutto in considerazione indici antropometrici come il rapporto tra il peso e la statura del paziente, calcolando il suo Indice di Massa Corporea, noto come BMI = peso (kg)/ altezza² (m). Sono estremamente rilevanti anche i parametri comportamentali dell'anziano: quando e quanto mangia, quali alimenti predilige e se è indipendente o meno nella preparazione e assunzione dei pasti. Anche le cause psicosociali hanno una certa importanza: spesso gli anziani vivono in un stato di profonda solitudine e tendono a volte a trascurare la propria dieta e un'attenta preparazione dei pasti proprio perché non hanno nessuno che faccia loro compagnia,  una condizione che spesso porta a stati di depressione più o meno gravi. 

Di fronte a questa problematica, come possiamo intervenire? Sicuramente l'introduzione di una dieta equilibrata nella quotidianità dell'anziano è fondamentale. Alcuni alimenti vanno assolutamente evitati o quantomeno limitati, come i superalcolici, i dolci industriali e le bibite gassate zuccherate. A un regime alimentare vario ed equilibrato va sempre associata la buona abitudine di bere molto. Con l'avanzare dell'età, infatti, diminuisce la capacità renale (insieme al senso della sete) e aumenta il rischio di disidratazione. Così, basta la dispersione di liquidi provocata da una febbre per mettere in serio pericolo la salute dell'organismo.  La Bresaola si presenta invece come un integratore naturale e un ottimo alleato per combattere questo genere di disturbi, per via del suo alto contenuto proteico, ma anche perché estremamente digeribile e ricca di ferro, potassio e fosforo

Bresaola alleata della salute, anche nella terza età