Agroalimentare
Agroalimentare, il primato della Lombardia (grazie alla Bresaola)

La Lombardia è la regione italiana regina dell’agroalimentare: lo certificano i dati diffusi dall’ERSAF

La Lombardia è la regione italiana regina dell’agroalimentare: lo certificano i dati diffusi dall’ERSAF (l’Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste), che sottolineano la diffusione delle attività produttive legate al food sul territorio e l’importante opera di valorizzazione e promozione di questo settore.

La produzione agroalimentare in Lombardia

Il 69% del territorio lombardo è interessato da attività agricole, nessun’altra regione raggiunge questi standard: il 42% del riso italiano, il 37% del latte nazionale e il 40% dei prodotti suinicoli made in Italy provengono da qui, per un valore complessivo che nel 2014 ha toccato i 40 miliardi di euro (fonte: INEA – Istituto Nazionale di Economia Agraria), pari a un quinto del totale italiano.

L’agroalimentare lombardo è un ottimo prodotto da esportazione, che genera un giro d’affari di 6,4 miliardi ogni anno, equivalente a un sesto dell’export nazionale. Tra le prime 20 province della penisola in fatto di esportazioni si contano Milano, Bergamo e Mantova, ma anche Cremona, Lodi e Monza e Brianza fanno segnare crescite percentuali superiori al 15% rispetto allo scorso anno.

Quali prodotti esportano le province lombarde? Como vanta il primato di pesci e crostacei lavorati e conservati (quasi un terzo della cifra nazionale), Lodi quello dei prodotti lattiero-caseari, Pavia granaglie e prodotti amidacei. L’export di Milano e provincia riguarda invece principalmente caffè, cioccolata e prodotti da forno.

I prodotti lombardi a marchio protetto

Sempre secondo il report di ERSAF sull’agroalimentare, sono 34 i prodotti lombardi a marchio Dop e Igp, prevalentemente formaggi, un dato che colloca la regione del nord Italia al secondo posto su scala nazionale, con un fatturato di 1.507 miliardi di euro. Tra le più importanti, spiccano alcune eccellenze del territorio incluse anche nella classifica delle prime 10 denominazione italiane del food (rapporto Ismea/Qualivita): il Grana Padano Dop, primo in graduatoria, il Gorgonzola Dop, settimo, e la Bresaola della Valtellina IGP, con il suo marchio curato e disciplinato dal ventennale Consorzio di tutela (clicca qui per leggere l’articolo), che con 220 milioni di euro si piazza al decimo posto.

A questi prodotti si aggiungono ben 42 vini lombardi a marchio Doc, Docg e Igt, che confermano la regione come un’eccellenza anche dal punto di vista enologico. Tra le tendenze evidenziate dal rapporto dell’ente regionale, la crescente diffusione dell’agricoltura biologica in Lombardia: nel 2016 si è passati a oltre 37mila ettari coltivati con metodi bio, un incremento del 90% rispetto al 2010. La provincia di Sondrio è tra le più attive in questo specifico settore